A volte accade che una favola si trasformi in una splendida realtà

L’angelo dimezzato

di Anna Teresa Carallo

Il piccolo angelo, o meglio ‘quasi angelo’, era appena giunto in Paradiso, ma non era ancora del tutto completo, perché gli mancava un’ala, che avrebbe ricevuto in dono solo dopo aver compiuto il suo addestramento e dimostrato di averla ampiamente meritata.

Per tale motivo, seduto su una soffice nuvoletta, attendeva istruzioni dal suo capo.

Naturalmente era agitato, come tutti coloro che si apprestano a superare delle prove difficili. Finalmente, dopo una lunga attesa, gli fu affidata una missione molto importante: doveva cercare tra gli uomini quello che avesse un cuore puro e generoso.

L’incarico gli sembrò scontato ed abbastanza facile, cosicché iniziò a discendere verso la terra, ma si accorse immediatamente che, utilizzando solo un’ala, non era poi tanto facile farlo. Si rendeva necessario battere velocemente l’unica di cui poteva disporre, altrimenti sarebbe precipitato rovinosamente al suolo.

Finalmente, dopo tanta pena e fatica, riuscì a mettere piede sul pianeta. Si rincuorò tantissimo nel constatare che era il periodo natalizio, periodo in cui tutti sono buoni o almeno si spera che lo siano per davvero. Ma il piccolo angelo era sin troppo ingenuo ed ottimista.

Sempre a fatica, volò in ogni direzione, atterrando ora in un luogo ora in un altro e incontrando persone di ogni tipo, molte delle quali sembravano buone e generose, ma, andando a fondo, l’angelo scoprì con grande amarezza che il loro altruismo mirava esclusivamente al tornaconto personale ed era assoggettato da un profondo egoismo. Così, fu preso dallo sconforto, ma non si scoraggiò, anzi continuò con maggior lena la sua ricerca.  Non tralasciò nulla: ispezionò città, paesi, villaggi, periferie malfamate. In queste ultime, composte prevalentemente da famiglie umili e da tanti poveracci, il piccolo angelo si aspettava di trovare gente predisposta alla solidarietà, al reciproco sostegno morale e al perseguimento degli interessi comuni; ma non incontrò niente di tutto ciò. Infatti egli osservava molto dispiaciuto ed incredulo i vari dispetti, le cattiverie, i tradimenti che i più miseri ordivano a scapito dei loro simili. In quei momenti venne assalito da una profonda tristezza e disperava di portare a buon fine la sua missione.

Un giorno, sorvolando un sentiero di campagna, costeggiato da un’infinità di rovi, notò un bambino che, piegato, staccava con molta fatica tutte le spine dai tralcio di rovo, incurante delle ferite che si procurava.

In questo duro lavoro era aiutato da tanti uccellini e da una miriade di animaletti generosi, ai quali il bambino spiegava che il Natale bussava alle porte e che il buon Gesù stava per nascere. Questa nascita, così tanto attesa, sarebbe stato un evento speciale per gli uomini, anzi specialissimo.

Gli uccellini e i tanti animaletti gli chiesero perché mai questo avvenimento era da considerarsi così tanto speciale. Egli rispose loro che quel bambinello sarebbe nato in una mangiatoia con accanto un bue ed un asinello. Da grande, avrebbe salvato l’umanità intera, ma avrebbe dovuto pagare, per questo suo magnifico e nobile gesto, un prezzo molto alto, che gli sarebbe costata la vita. Imprigionato e ripetutamente frustato, sarebbe stato infine crocifisso con in testa una corona di spine.

Questo brutto fatto aveva turbato enormemente il bambino, per cui, spinto dalla sua ingenuità e purezza d’animo, decise di raccogliere e distruggere tutte le spine della terra.

L’angelo rimase stupito e senza parole di fronte a tanto candore e capì di aver finalmente trovato un cuore puro e generoso, esattamente ciò che da tanti giorni andava cercando. Tornò in cielo soddisfatto. Il suo capo lo lodò regalandogli, come promesso, l’ala mancante.

La missione era stata compiuta nel migliore dei modi, ma non fu certamente l’unica. Infatti, molte altre gli furono successivamente assegnate, ma non ne fece drammi, perché, per sua natura, era fiducioso e disponibile ad aiutare tutti coloro che gli erano affidati, per proteggerli dal Male di certi uomini.