L’armistizio. L’8 settembre 1943, alle ore 19.45 circa, la radio nazionale dava l’annuncio dell’avvenuto armistizio[1] tra il Regno d’Italia e gli Alleati anglo-americani, che poneva fine alle ostilità iniziate il 10 giugno 1940 con la dichiarazione di guerra alla Francia e alla Gran Bretagna, pronunciata dal duce Benito Mussolini dal balcone di Palazzo Venezia a Roma. Si concludeva così la prima fase della guerra – quella che aveva visto l’Italia impegnata su fronti esteri[2] – e se ne apriva un’altra ugualmente sanguinosa: la guerra di liberazione nazionale dall’occupazione tedesca iniziata all’indomani del crollo del regime fascista avvenuto nella notte tra il 24 e il 25 luglio 1943. […]
Premessa Il periodo compreso tra la fine della Seconda Guerra Mondiale1 e il cd. ‘boom economico’2 può essere storicamente definito come quello della ricostruzione post bellica dell’Italia. Scopo del presente articolo è delineare, in maniera sintetica, gli scenari che videro l’Italia, da paese vinto e semidistrutto quale era, affermarsi come una delle principali potenze economiche mondiali. Il quadro politico – istituzionale 2.1 Il referendum Monarchia/Repubblica Il primo passaggio verso il nuovo assetto politico-istituzionale dell’Italia fu il referendum Monarchia/Repubblica del 2 giugno 1946, che vide la vittoria della Repubblica quale nuova forma dello stato italiano. Già i partiti antifascisti nel congresso di Bari del 19443 avevano posto la questione della forma […]
I TEMPLARI MONACI E GUERRIERI Trionfi e Apocalisse del più importante ordine religioso-cavalleresco Di Giuseppe Magnolo Dinamiche storiche e principio di causalità. Nel processo di osservazione e indagine storica si può notare il manifestarsi di diverse forze in campo, alcune rivolte a valorizzare collettivamente le potenzialità umane in termini di sviluppo e collaborazione, altre invece unicamente votate all’esercizio del potere da parte di pochi uomini capaci e ambiziosi, che con grande cinismo fanno uso delle opportunità che il caso presenta, sino a ritenere qualunque risorsa, persino la religione, come puro instrumentum regni. In senso lato si può affermare che l’Ordine Cavalleresco dei Templari, a somiglianza di altri dello stesso tenore […]
Le grandi sconfitte di Roma. L’analisi storica spesso dimostra che si impara molto più dalle sconfitte che dalle facili vittorie. La storia di Roma è disseminata di scontri interminabili e battaglie cruente, alcune delle quali hanno visto le aquile romane non solo sconfitte ma esposte a vere catastrofi, con grande pericolo per la sopravvivenza sia della Roma repubblicana che di quella imperiale. Per esempio nel 216 A.C., durante la seconda guerra punica, la battaglia di Canne per opera di Annibale rappresentò davvero il rischio di totale distruzione della capitale, se solo il cartaginese avesse avuto l’ardire di attaccare direttamente il cuore dell’impero dopo aver sbaragliato l’esercito romano in Puglia. E […]
DINO GRANDI FASCISTA ERETICO Un uomo che ha segnato un momento di svolta nella storia d’Italia di Pierlorenzo Diso Premessa. Il Memoriale Grandi[1] rappresenta un documento fondamentale per ricostruire le vicende che portarono alla caduta del regime fascista come primo atto di riconquista delle libertà civili e politiche conculcate dal ventennio mussoliniano. Il documento si basa sulla diretta conoscenza di fatti, personaggi e situazioni che sono cristallizzate nella memoria ancora fresca e in grado di riportare fedelmente lo svolgersi degli eventi. Gli inizi della carriera politica. La personalità di Dino Grandi[2] è indubbiamente quella di un uomo di prim’ordine. Laureato in Giurisprudenza e avvocato, Dino Grandi partecipa sin da giovane […]
LE IDEE DI SINISTRA SONO MIGRATE A DESTRA? Sì, secondo il bel saggio di Luca Ricolfi “LA MUTAZIONE” di Giovanni Leuzzi Un breve scritto divulgativo come questo non può dare conto della ricchezza e complessità dei temi che Luca Ricolfi, noto sociologo, politologo e saggista sviluppa nel suo recente libro La MUTAZIONE – COME LE IDEE DI SINISTRA SIANO MIGRATE A DESTRA – Rizzoli, 2022. Intanto, il termine Mutazione nel linguaggio della politica non è nuovo, ma richiama alla mente la famosa espressione di Mutazione Genetica, che Enrico Berlinguer aveva usato nel bollare il radicale cambiamento di orizzonte che, secondo il leader comunista, aveva man mano […]
La più grande tragedia dimenticata del Mediterraneo Il piroscafo Oria Tra gli oltre 4100 caduti anche sei vittime galatinesi di Salvatore Chiffi Aristotelis Zervoudis, un appassionato ricercatore subacqueo greco, nel 1999 era impegnato in alcune immersione intorno all’isolotto di Patroklos 25 miglia nautiche a sud di Atene. Fraternizzando e chiacchierando con i pescatori locali attinse da questi informazioni sulla probabile presenza di un relitto poco a sud di Capo Sunio, un promontorio poco distante. Il subacqueo si fece accompagnare sul luogo dagli esperti pescatori nelle cui reti molto spesso incappavano oggetti di provenienza militare e, dopo una serie di immersioni, individuò le tracce di un relitto. Era quello del piroscafo […]
A testimonianza delle vite spezzate di tanti uomini nel 2° conflitto mondiale Pietre d’Inciampo Un ricordo perenne che s’incontra sui marciapiedi di alcune città di Osvaldo De Matteis —————————————————————————————————————————- Spesso incontro il signor Lillino Aloisi, proprietario dell’azienda ‘Temauto’, nella zona industriale di Galatina, il quale sostiene, con la sua pubblicità il periodico galatinese “il filo di Aracne”. Una persona molto sensibile che, oltre ad elogiare la suddetta rivista, si interessa a particolari aspetti culturali, uno dei quali è le “Pietre d’Inciampo”. Durante un recente incontro, il signor Aloisi mi ha espresso il desiderio di veder pubblicato sulla rivista un articolo relativo alla suddetta tematica. Ed allora eccomi qui a delineare […]
Innumerevoli gli atti di crudeltà che disonorarono il genere umano Il GENOCIDIO EBRAICO TRA PERSECUZIONE E ATTI DI EROISMO Gino Bartali tra gli eroi che riscattarono in parte il male commesso di Pierlorenzo Diso Sommario: 1. Premessa. 2. Il quadro geopolitico dell’epoca. 3. Rastrellamenti e campi di concentramento. 4. Gli atti di eroismo. 5. Il controverso ruolo di Pio XII. 6. La protezione degli Ebrei nel Salento. 7. La costituzione dello stato ebraico in Palestina. 8. Conclusioni. Nel corso della Seconda Guerra Mondiale[1], come è noto, furono commessi innumerevoli efferatezze e crudeltà che disonorarono l’intero genere umano: ma, accanto a questi abomini, si verificarono anche numerosi atti di […]
BONA SFORZA DUCHESSA DI BARI E REGINA DI POLONIA di Angela Campanella Bona Sforza nasce a Vigevano il 2 Febbraio 1494, da Gian Galeazzo Sforza, signore di Milano, e da Isabella D’Aragona, appartenenti a due delle più rilevanti dinastie dell’epoca, imparentate fra loro con matrimoni di convenienza nel tentativo di rafforzare il loro potere. Bona si distingue per le sue grandi capacità politiche, diplomatiche, per la sua vasta cultura e per il piglio deciso e volitivo con cui affronta le grandi scelte e le grandi difficoltà della vita, guidata anche dall’esempio illuminato della madre Isabella. È sovrana assoluta, amata più dal popolo che dalla nobiltà, è fervente cattolica, ma […]
Grande figura di donna, di scrittrice, di giornalista e di madre MATILDE SERAO di Bruna Bertolo e Rino Duma Di giornalismo vero e proprio al femminile si può parlare probabilmente solo a partire dagli articoli di Matilde Serao, considerata come la prima vera giornalista italiana. Con Matilde Serao la qualifica di giornalista acquista un significato più profondo, più legato alla concezione attuale della parola giornalismo. Matilde Serao, nata a Patrasso nel 1856, figlia di Francesco Saverio, un profugo politico napoletano e di una greca, Paolina Borrely, arrivò nel 1860 a Napoli, dove si svolse gran parte della sua vita. A Patrasso rimase soltanto sino all’età di tre anni, a causa […]
Perché tutti gli italiani sappiano quello che c’è stato L’economia nel Regno delle Due Sicilie A metà Ottocento era la terza nazione europea, poi purtroppo… di Salvatore Cesari Premessa Uno sprovveduto è portato a pensare che, se non fosse intervenuta la salvifica Unità d’Italia, il Meridione sarebbe oggi un cumulo di macerie in ogni ambito vitale e, presumibilmente, vivrebbe in un’economia interna pari o addirittura inferiore a quella del Bangladesh. Niente di più falso. Vale esattamente il contrario e senza alcuna ombra di dubbio. Prima di entrare nel vivo del discorso, mi preme sottolineare che lo scrivente non deve essere considerato un neoborbonico, anzi. I Borbone andavano combattuti (democraticamente parlando) […]