SMART HOME – La casa del futuro

 

Con il termine smart home (in italiano casa intelligente) si intende un insieme di innovazioni tecnologiche frutto della scienza domotica, progettate per rendere la vita all’interno dell’abitazione più agevole, confortevole e sicura. Elettrodomestici in grado di autogestirsi, apparecchi interconnessi tra di loro e controllabili a distanza, sono questi gli aspetti rivoluzionari che diventeranno sempre più diffusi nelle nostre case. Diamo quindi uno sguardo ai componenti tecnologici della smart home.

La nascita della domotica. I primi anni della seconda metà del novecento diedero il via ad una fase storica chiamata terza rivoluzione industriale, il periodo precursore della informatizzazione e quindi della nascita dei computer prima e di Internet poi. In questo contesto innovativo che ha cambiato il nostro modo di vivere e di comunicare, si sono sviluppate nuove scienze volte ad ampliare gli orizzonti tecnologici anche in ambito edilizio e architettonico. È nata così la domotica, termine derivante dall’unione della parola domus (“casa” in latino) e il suffisso greco ticos (“discipline di applicazione”). Questa scienza interdisciplinare si occupa dello studio delle tecnologie in grado di migliorare la vita dell’uomo all’interno della propria abitazione. Gli aspetti in continua evoluzione di questa scienza riguardano, tra gli altri, la sicurezza (ad esempio gli impianti d’allarme), il risparmio dei costi generati tra le mura domestiche (tutti abbiamo acquistato almeno una volta nella vita una lampadina a basso consumo energetico), l’ammodernamento degli impianti progettati per alimentare l’ambiente (l’avvento del fotovoltaico ne è una importante testimonianza).

Dotazioni  della casa connessa. Affinché una smart home possa funzionare, l’elemento fondamentale da avere tra le mura domestiche è una rete wi-fi stabile. Questo perché tutti i componenti intelligenti che si andranno ad installare in casa hanno bisogno di una rete senza fili in grado di connetterli tra di loro, o all’apparecchio principale di controllo che gestisce l’ecosistema (chiamato hub domestico). Facciamo alcuni esempi pratici per capire quali sono i componenti smart in commercio oggi.

Le lampadine smart, un aiuto confortevole, ancora più intelligente di quelle a basso consumo e di facile installazione: hanno la forma di una classica lampadina, ma dispongono di diverse funzionalità come la scelta del tipo di luce da emettere (calda o fredda), il colore e l’intensità. Questa speciale lampadina va configurata e collegata tramite la rete wi-fi di casa ad un cellulare, dal quale sarà possibile accenderla e spegnerla a distanza e impostare tutte le altre funzioni mediante l’uso di una applicazione specifica.

La TV smart, probabilmente l’apparecchio intelligente più conosciuto e presente nelle case degli italiani: chi ne possiede una può guardare i classici canali accessibili da qualsiasi altra tv, ma in più può vantare una serie infinita di servizi gratuiti e a pagamento, come l’accesso a film e serie tv di qualsiasi tipo, web radio, servizi di streaming e la possibilità di usare la televisione come se fosse un computer o uno smartphone di ultima generazione.

La videosorveglianza smart, che permette, dopo aver installato tutte le videocamere di sicurezza ed averle connesse alla rete wi-fi di casa, di poterle controllare, azionare e spegnere a distanza, mediante l’utilizzo di una applicazione installata sul cellulare e fornita dal produttore del sistema di sicurezza. Il servizio offre ovviamente la possibilità di ricevere delle notifiche quando viene rilevato un movimento sospetto, una grande comodità in tema di sicurezza e prevenzione per chi non si sente tranquillo, quando non si trova tra le mura domestiche.

I misuratori della qualità dell’aria. Tra le ultime invenzioni smart abbiamo anche i misuratori della qualità dell’aria presente in casa. Questi speciali monitor sono in grado di rilevare i dati di cinque fattori importanti per la nostra salute: l’umidità, la temperatura, il monossido di carbonio (CO), i composti organici volatili (VOC) e il particolato (PM 2.5). Nel caso in cui uno di questi elementi dovesse superare i quantitativi o i valori consigliati, il misuratore ci avvertirà immediatamente del problema con una notifica.

Gli assistenti virtuali: avete mai sentito parlare di Alexa, Google Assistant o Siri? Sono degli assistenti vocali dotati di intelligenza artificiale, in grado di supportarci ed esaudire le nostre richieste. Alexa è l’assistente vocale ufficiale di Amazon, Siri è stato inventato invece dalla Apple, Google Assistant è prodotto dall’omonima azienda americana. Questi assistenti sono presenti già da anni sugli smartphones e gli apparecchi di ultima generazione, e sono in grado di fare ricerche su internet, impostare una destinazione sul navigatore, dare informazioni sul meteo e tanto altro. Per usarli basta semplicemente attivarli chiamandoli a voce con una formula specifica (tempo fa girava in televisione un famoso spot in cui gli attori ripetevano spesso la frase “Hey Google”) ed esprimere la richiesta. Di recente gli assistenti virtuali sono diventati molto utili anche per le case smart, poiché possono gestire tutte le risorse intelligenti della casa attraverso l’utilizzo di hub domestici (i più famosi sono Amazon Echo, Homepod e Google Nest) e cioè degli apparecchi elettronici che rappresentano il centro nevralgico per l’intero ecosistema della smart home. Funzionano esattamente come per i cellulari: bisogna richiamare l’attenzione dell’assistente virtuale, formulare la richiesta e il gioco è fatto. Gli assistenti vocali saranno in grado di svolgere molteplici funzioni come accendere e spegnere le luci, mettere della musica di sottofondo in base alla circostanza, cercare un film sulla TV smart, regolare la temperatura sul termostato, fornire informazioni sul tempo e sulle ultime notizie in generale.

Gli elettrodomestici smart. L’intelligenza artificiale è arrivata anche in cucina. Pensate per un attimo ad un qualsiasi piccolo o grande elettrodomestico: se non lo è già, in futuro diventerà smart. La nuova sfida della domotica riguarda proprio questo settore. A qualcuno potrebbe venire in mente uno spot pubblicitario mandato in onda di recente, in cui il protagonista si avvicina ad un frigorifero smart per controllare cosa ci sia al suo interno. Ebbene, invece di aprire lo sportello, il soggetto bussa due volte sul piano frontale (di colore nero), e come per magia questo diventa trasparente, permettendogli di osservare all’interno senza dover aprire lo sportello e alterare così la temperatura. Si tratta di una trovata tecnologica che ci permetterà di risparmiare energia e quindi costi in bolletta. Alcuni frigoriferi smart sono in grado di controllare anche le scadenze dei cibi presenti al loro interno e di avvisarci in tempo prima che l’alimento diventi inutilizzabile, e lo fanno grazie all’utilizzo di alcune telecamere intelligenti presenti al loro interno. Anche la macchina del caffè ha subito un profondo cambiamento innovativo, poiché sono stati prodotti alcuni modelli in grado di preparare la bevanda desiderata con un semplice comando vocale. Poi c’è il forno wi-fi, che ci permette tramite un’applicazione sul cellulare di controllare la temperatura, il livello di cottura e ci consiglia quando interrompere la preparazione senza dover essere fisicamente presenti di fronte all’elettrodomestico. Va menzionata anche la lavastoviglie smart, apparecchio talmente intelligente da riuscire a comprendere in autonomia che programma utilizzare per il lavaggio in base al tipo di stoviglie e alla quantità di sporco presente su di esse. Infine, la lavatrice smart, azionabile a distanza mediante un’applicazione sullo smartphone e, al pari della lavastoviglie succitata, in grado di scegliere il programma di lavaggio in base al carico presente al suo interno.

I rischi della smart home. Tutte le innovazioni tecnologiche riportate sinora in questo articolo stanno cambiando il nostro modo di vivere tra le mura domestiche. Gli intenti sono certamente positivi, ma è doveroso chiedersi quali potrebbero essere i rischi che questa rivoluzione comporterà nella nostra vita. Due aspetti fondamentali da non dimenticare sono la sicurezza e la sedentarietà: la prima è importante perché le macchine, per quanto possano essere utili e d’aiuto per la nostra quotidianità, restano pur sempre macchine. La loro intelligenza artificiale non potrà mai essere affidabile al 100% come quella dell’uomo, o almeno questa è la sensazione che si ha con la tecnologia attuale a nostra disposizione. Gli apparecchi elettronici che registrano i nostri dati sensibili potrebbero inoltre subire degli attacchi informatici, e quindi mettere a rischio la nostra privacy. Non è detto che succederà, ma questo aspetto dovrà essere analizzato a fondo. C’è poi il tema della sedentarietà, sconsigliatissima per la nostra salute. Facciamo un esempio pratico: chiedere a voce ad una macchinetta di preparare un caffè ci potrebbe anche far sentire innovativi, ma in fin dei conti l’operazione compiuta dall’intelligenza artificiale non è altro che una semplice azione che potremmo fare noi stessi in pochi minuti. Affidarsi alle macchine anche quando non serve potrebbe aumentare il rischio di farci diventare pigri e disabituati anche alle azioni più semplici.

D’altra parte è doveroso invece dire che l’invenzione di questi apparecchi intelligenti può sicuramente migliorare la qualità della vita, soprattutto per le persone che hanno poco tempo a disposizione per programmare gli elettrodomestici, o ancora per chi ha dei problemi motori. Come sempre, sta a ognuno di noi dotarsi di buon senso e comprendere l’utilità di ciascun elemento smart che potremmo installare in casa nostra.