Festa della Marina Militare

10 GIUGNO 1918 di Salvatore Chiffi Le ombre della sera sono calate da poco. E’ una notte senza luna quella tra il 9 e il 10 giugno 1918. Due MAS, il 15 e il 21 lasciano il porto di Ancona al rimorchio di due torpediniere. La loro missione è quella di accertare la presenza di campi minati tra le isole dalmate di Premuda e Gruiza. Al comando dei due mezzi ci sono il Capitano di Corvetta Luigi Rizzo, caposquadriglia (MAS 15), e il Guardiamarina Giuseppe Aonzo (MAS 21). Arrivati nei pressi della costa dalmata i due mezzi d’assalto calano i rampini e iniziano la loro missione. Al  termine delle operazioni […]

Quando verrà il momento?

Morirà prima lui o prima lei? di Emilio Rubino Anche oggi, così come nei tempi andati, è presente nella mente di ogni marito e moglie il desiderio di sapere chi dei due morrà per primo. Il marito o la moglie? Alla lunga questo tarlo diventa un vero dramma, perché nessuno dei due è disposto a morire prima dell’altro, neanche nel matrimonio tutto zucchero e miele. Ognuno vuole sempre trapassare dopo di lei o di lui; ognuno desidera ardentemente allungare i propri giorni, ritardare il più possibile l’ultimo istante della propria vita. E allora, come si fa a conoscere il futuro, se cioè morrà prima lui o prima lei? È un […]

Artisti salentini

Continuità ed evoluzione  nella ricerca visiva di  Antonio Stanca di Giuseppe Magnolo I risultati di chi opera in ambito artistico e culturale possono essere esaminati sia rispetto alla singola opera prodotta,  intesa come evento unico e irripetibile, che in termini di processo, ossia come sviluppo ininterrotto che attraversa fasi definibili per motivazioni,  interessi ed esiti in qualche modo accomunabili. È possibile adottare questa tipologia di indagine anche in riferimento alla produzione più recente di Antonio Stanca, dopo averne ripreso gli elementi costitutivi più generali, al fine di definirne le eventuali linee di evoluzione.   L’attività dell’autore nell’ambito della ricerca visiva si è sviluppata pressoché ininterrot- tamente per oltre mezzo secolo. […]

Le leggende del Salento

Il Salento delle leggende Misteri, prodigi e fantasie nell’antica Terra d’Otranto di Antonio Mele ‘Melanton’ Quando muoiono le leggende finiscono i sogni. Quando finiscono i sogni, finisce ogni grandezza A casa mia, come in molte altre case del Salento, in un tempo non poi così lontano, e tuttavia remotissimo da quello di oggi, era abbastanza ricorrente un gesto, anzi un autentico ‘atto d’amore’, che mi torna spesso alla mente (e al cuore) quando si ripresenta una similare situazione. Succedeva quando avanzava del cibo, e specialmente un po’ di pane. Magari un piccolo tozzo ammuffito, rinsecchito, raffermo, che doveva essere necessariamente buttato via, e quando si era proprio costretti a farlo, […]

Artisti salentini

IL PITTORE RUFFANESE SAVERIO LILLO (1734-1796) A GALATINA di Giovanni Vincenti Non è stato ancora raggiunto il momento di sintesi storica relativa alla intensa attività artistica del pittore ruffanese Francesco Saverio Lillo1, fissabile tra il 1765 che è la data delle sue prime opere documentate2 ed il 1796 anno della sua morte, né altresì delineato con compiutezza il suo ruolo nell’ambito della pittura sacra salentina della seconda metà del Settecento. Considerato «un artista sostanzialmente modesto e incapace di cogliere le novità dei modelli cui si rifece, e di adeguarsi al loro livello qualitativo, fornendone una traduzione del tutto lontana dalla loro modernità»3, il Lillo fu comunque, uno degli ultimi esponenti […]

La dote

La tuvaja nova di Pippi Onesimo Solo dopo un accurato controllo igienico delle mani, ci si poteva finalmente riunire per il pranzo, mentre i più piccoli, impazienti e nervosi, nnu ssi dàvano cansa, passando e ripassando attorno al tavolo. La fame era più grande di loro, ma anche l’artètica e li dispietti, ripetitivi e sfiancanti comu ‘na litania. Era ‘nu vurrisciare continuo e per questo qualche castima, dalla attigua ramesa, di tanto in tanto, prendeva il volo. Il padre di Chicco si faceva sentire. Si aspettava che la mamma, che sfaccendava per preparare il pranzo fra il camino e l’ampio stipo a muro, portasse a tavola le pietanze. Più che […]

Artigianato salentino

Ecco le terrecotte salentine di Marcello Gaballo e Armando Polito In questo lavoro, che è l’adattamento di due nostri precedenti resi pubblici in www.spigolaturesalentine.it, passeremo in rassegna gli oggetti più comuni messi in vendita ricordando che parecchi di loro sono riusciti a sopravvivere per l’indubbio pregio artistico (così da diventare oggetto d’arredamento, tanto più ricercato quanto più antico) ma anche per una reinvenzione del loro utilizzo e, in qualche caso, della loro forma, soprattutto nei dettagli decorativi. CÀNTARU Antenato del water (nella foto a sinistra due modelli “d’epoca” in quella a destra uno molto raffinato, di fattura moderna), fino agli anni cinquanta è stato il sanitario principale, se non unico, della […]

Il capitano

Il Capitano di Andrea Tarantino Dopo ore di navigazione la prima persona che la luce toccava era il capitano. Era l’ultima persona che andava a dormire e la prima a svegliarsi. Timonava nella notte e la guardava in faccia: dopo anni di “strade” senza luce aveva trovato certezze senza bisogno di vederle. Parlava poco il capitano, ma quando lo faceva il silenzio che supportava le sue parole era tombale. Tutti si irrigidivano e davano massima attenzione a quello che diceva: di solito ordini. Erano rare le sue emozioni, ma vere. Quando si intravedevano avevano lo stesso effetto dell’onda lunga, travagliavano in fondo. Era una certezza anche quando fuori c’era il […]

Il basilisco

Un piccolo rettile al centro di una stupida credenza neritina dei secoli scorsi ATTENTI AL BASILISCO! Chiunque avesse incrociato il suo sguardo, sarebbe rimasto paralizzato o morto all’istante di Emilio Rubino Il basilisco (vasiliscu per gli amanti del dialetto salentino), nome di derivazione greca  (βασιλίσκος),  è un piccolo rettile che a malapena raggiunge i 50 cm. di lunghezza. Oggi è quasi del tutto scomparso. I pochi esemplari superstiti s’incontrano immobili sulle pietraie o nei campi incolti a godersi il caldo sole d’estate. A vederli, sembrerebbero delle bestiole insignificanti per le modeste dimensioni e per l’innata paura dell’uomo. Avevano tutt’altra opinione i popolani di Nardò dei secoli andati, molti dei quali […]

In giro per il Salento

Galatina La Camara, un gioiello dimenticato di Massimo Negro Immaginate di vivere in una vecchia masseria nel Salento, circa quarant’anni fa. Una masseria con mura spesse, possenti. Quelle esterne, così come quelle interne. Immaginate di trovarvi in una stanza, non una stanza anonima perché la porta di ingresso lasciava pensare ad un’antica chiesetta, ma completamente spoglia, con mura imbiancate a calce. In questa stanza una parete, ogni volta che vi appoggiavate, poggiavate qualcosa o battevate con il martello per un chiodo o altro, suonava come vuota.  Un suono strano, diverso rispetto a quello delle altre spesse pareti della masseria. Finché un bel giorno presi dalla curiosità, vi siete armati di attrezzi […]

Personaggi neretini

Un simpatico personaggio neritino dei tempi andati TOTO’… LU PACCIARIEDDHU di Emilio RUBINO Erano in molti a considerarlo un matto, ma non lo era affatto. Totò era invece un po’ sventatello, svagato, imprudente, uno insomma che nel fare le cose si lasciava andare facilmente, senza troppo pensare. Proprio per questo suo modo di fare, spesso veniva a trovarsi in situazioni poco piacevoli e, a volte, ingarbugliate e serie. I neritini ormai accettavano le sue “malefatte” perché intuivano che, in fondo a quelle ingenue spontaneità, non vi era alcuna furberia o cattiva intenzione. La gente lo tollerava, quasi con benevolenza, sapendo che aveva a che fare con un uomo che non […]

Papa Galeazzo

La vera storia di “papa” Galeazzo di Lucugnano di Ezio Sanapo Difficile dire quanto i periodi felici della storia, abbiano riguardato le popolazioni del sud e in particolare di Terra d’Otranto, zona questa, così fuori mano. Ma il periodo che sta tra il ’500 ed il ’700, è stato la notte più fonda della storia, la vera “notte della taranta” per gli abitanti di quella zona. Al morso della taranta e della fame si aggiungeva quello della paura e della disperazione a causa del clima inquisitorio messo in atto dal regime spagnolo, coadiuvato dal clero, per scongiurare il dissenso che nasceva dentro e fuori la Chiesa. Vengono in mente immagini di […]