Artisti salentini

Antonio Stanca e la ricerca infinita di Franco Melissano Chi avesse la ventura di entrare di questi tempi nello studio di Antonio Stanca resterebbe abbarbagliato dal caleidoscopio di luci e di colori che si irradia dalla interminabile teoria di quadri appesi, posati, accatastati dappertutto. Scoprirebbe subito che l’Artista è tanto simbioticamente compenetrato nelle sue opere – vero e proprio prolungamento del suo animo –  da non riuscire a separarsene se non con estrema riluttanza e con un senso di sofferenza quasi fisica. Eccettuate le poche vendute in gioventù o donate a parenti e amici, quelle opere sono tutte lì, nel suo studio, quasi in perenne mostra antologica. Ciò consente al […]

La Messapia e i Messapi

LA MESSAPIA E I MESSAPI di Maurizio Nocera È accertato che ancor prima del VI-V sec. a. C., in questo territorio che noi oggi chiamiamo Salento e che un tempo invece i nativi chiamarono prima Japigia poi Terra d’Otranto, viveva un popolo pacifico e laborioso. Pacifico perché, secondo quanto sappiamo dagli autori antichi, i Messapi non aggredirono mai alcun altro popolo; e poi laborioso, perché tutto il loro operare fu incentrato sulla costruzione delle loro città e sulla pastorizia e la coltivazione della terra. Ancora oggi quando si vuole raffigurare simbolicamente la laboriosità dei Messapi si ricorre ad un oggetto che fu per loro di uso quotidiano: la trozzella, un […]

Tesori salentini

Realizzata da Raimondello Orsini del Balzo e terminata dalla moglie Maria D’Enghien La Basilica di Santa Caterina in Galatina Opera d’arte di notevole spessore ignorata dai libri di storia dell’arte e dalla stessa Chiesa  di Augusto Benemeglio Damnatio memoriae Raimondello Orsini Del Balzo è stata una delle figure più importanti nella storia del Mezzogiorno tra il XIV e il XV secolo, ma di lui non c’è traccia nell’archivio del Regno di Napoli (sono scomparsi tutti gli atti della sua amministrazione non solo come feudatario della contea di Soleto, che aveva occupato militarmente, ma anche come Principe di Taranto), probabilmente perché cancellate ad arte, una sorta di damnatio memoriae ordinata dal […]

Teoria

La teoria delle finestre rotte di Soda Caustica Nel 1969, presso l’Università di Stanford (USA), il professor Philip Zimbardo ha condotto un esperimento di psicologia sociale. Abbandonò due auto in strada, due automobili identiche, della stessa marca, modello e colore. Una la lasciò nel Bronx, quindi una zona povera e conflittuale di New York; l’altra a Palo Alto, una zona ricca e tranquilla della California. Due identiche auto abbandonate, due quartieri con popolazioni molto diverse e un team di specialisti in psicologia sociale, a studiare il comportamento delle persone in ciascun sito. Si è scoperto che l’automobile abbandonata nel Bronx hanno cominciato a smantellarla in poche ore. Ha perso le […]

A scuola negli anni ’60

Preziose all’umanità sono le anime scolpite da un buon educatore Buongiorno, signor maestro! di Rino Duma Era il primo giorno di scuola per quei ragazzini, classe 1965, che per la prima volta sedevano sui banchi della nuova scuola, una scuola totalmente diversa dalle Elementari, dove un solo maestro era chiamato ad insegnare le varie discipline. Gli studenti, seduti compostamente, aspettavano con impazienza, ma anche con palpabile paura, che entrasse in aula non più “il maestro”, ma “un professore”. Ma chi? Poco prima, attraversando il lungo corridoio in fondo al quale c’era la 1ª C, alcuni ragazzi avevano chiesto ad Oronzino, il bidello, chi fosse l’insegnante della prima ora. “La professoressa […]

La memoria dei galatinesi

Porta Santa Caterina La memoria dei galatinesi di Salvatore Beccarisi La Storia è memoria. Siamo nell’anno del Signore 1896. A Galatina, come d’altronde in tutto il Mezzogiorno d’Italia, la mancanza di lavoro si fa assillante. L’Unità d’Italia è stata compiuta. Bisogna urbanizzare, creare occasioni di lavoro. A Galatina, la Lega dei Muratori rivendica il diritto all’occupazione. È fiorente l’artigianato per la lavorazione delle pelli. Oltre cento sono i conciatori. In merito si veda il Catasto Onciario. Nasce inoltre la scuola di Arti e Mestieri, che privilegia in modo particolare il ferro battuto, il legno, la pietra. Ma sono strutture che non bastano. Bisogna creare le infrastrutture. Galatina è luogo dove […]

I marchesi Castromediano

Due cuori uniti per l’eternità Francesco Castromediano Sanseverino Beatrice Acquaviva d’Aragona Un sigillo d’amore che da quasi quattro secoli sfida la morte e il tempo di Giuseppe Pascali Due cuori uniti per l’eternità, sigillo di un amore che da quasi quattro secoli sfida la morte e il tempo. È un posto romantico l’antica chiesa del convento dei Domenicani di Cavallino, il luogo dove trova il suo epilogo la storia d’amore di Beatrice Acquaviva d’Aragona e del marito Francesco Castromediano Sanseverino, primi marchesi di Cavallino. In questo tempio fatto riedificare dalla bella marchesa Beatrice che un tempo fu la chiesa di famiglia dei Castromediano, nel monumento sepolcrale sormontato dalle statue dei […]

Monumento ai Caduti

Inaugurato a Galatina dal Prefetto di Lecce e dall’on. Achille Starace Monumento ai Caduti della Grande Guerra di Rosanna Verter Galatina, ore 18.30 del 2 luglio 1928: S.E. Giovanni Maria Formica, nuovo Prefetto Fascista di Lecce, insieme all’On. Achille Starace, al Segretario Federale Cav. Aldo Palmentola e alla presenza del Podestà Domenico Galluccio, inaugura il Monumento ai Caduti della Grande Guerra. Accanto al monumento è stata eretta la tribuna e, in un recinto, sistemate le sedie per i molti ospiti. Ci sono circa 10.000 persone in quel caldo pomeriggio d’estate in Piazza Alighieri, giunte dopo un lungo corteo per le vie cittadine. Sfilano inquadrati, con passo marziale e disciplinati i […]

Il ninfeo delle fate

La Masseria Papaleo Lì ove dimorano le Fate di Massimo Negro Se le fate sono esistite non potevano che vivere in un luogo incantato come questo. Prima che gli sfregi dell’uomo, i segni del tempo e dell’abbandono le facessero allontanare da noi. Ma prima di andar via hanno voluto lasciare un segno della loro presenza, affinché ce ne ricordassimo. Per lungo tempo non l’abbiamo fatto, dimenticando la loro dimora, lasciando che questo splendido luogo fosse alla mercé di vandali e devastatori. Ma forse le loro speranze non erano state poi così inutilmente riposte in noi. Infine il loro ricordo è nuovamente riaffiorato. Ma di questo scriverò in seguito nelle conclusioni. […]

La gelosia

Aiuto, mio marito è geloso! Il più delle volte il pessimo sentimento della gelosia conduce alla pazzia di Emilio Rubino Non c’è persona che non sappia quali stramberie o pazzie può provocare la gelosia, un brutto e inspiegabile sentimento che crea ingiustificati sospetti di tradimento nella mente di chi ne è affetto e che spesso rende esasperato il rapporto familiare, in alcuni casi determina la separazione tra i coniugi e, addirittura, stravolge l’animo sino ad indurlo al delitto passionale. Spesso accade che l’uomo o la donna gelosi sospettino il coniuge di una tresca amorosa per un semplice saluto rivolto dal marito a una donna o dalla moglie a un uomo. […]

Ruggero Stellato

  La Fiaba di “RUGGIERO STELLATO”  di Luisa Crescenzi Ncé  stéva  ‘na  vota… Così iniziavano i “cunti” con cui mia nonna , seduta dinanzi al camino, mani incrociate  tra le folte pieghe della lunga gonna a piccoli fiori, raccoglieva  attorno a sé tutti noi nipotini, desiderosi di ascoltarla. Il calore del focolare esaltava ancora di più il profumo della frutta fresca e secca esposta con sapiente cura sull’enorme banco di quella che era da tutti considerata la più bella bottega del Borgo. Si attendeva con ansia la domenica per godere della saggezza della nonna o della simpatia del nonno dagli occhietti birichini che non mancava di rivolgere complimenti alle belle […]

Lu fattu de li tre preti

Lu fattu de li tre preti di Alfredo Romano A ‘nnu paese, ‘na fiata, ia ‘na beddha fèmmana mmaritata ca se chiamava Maria. Vista era mutu tevota e šcia sempre ‘lla chè­sia. Addhai ca lu prete ne zziccàu mmenare l’occhiu a lla Maria, tantu ca ‘nu bellu giurnu, spicciàtu ca ia te messa, la chiamàu te scusu e nne tisse: «Maria mia, te tau centu tucati, basta ca faci begnu ‘na notte cu tte ṭrou sula sula ‘ccasa toa.» La Maria pe’ llu scornu se nde scappàu senza ddice nu’ isti, nu’ asti e nnu’ bonasera. E ccu nnu’ sse senta maisiasignòre tire te­quistupassa, pijàu bàscia a mmessa a nn’addha chèsia. Ma puru […]