Storie neretine

Storia veramente accaduta tanti anni fa a Nardò LA CAPU TI MUERTU La stupidità di certa gente non conosce limiti, così come l’arguzia di tanta altra. di Emilio Rubino Questo aneddoto – trasmesso alcuni anni fa da Radio Nardò Uno, e ora riproposto ai lettori de “Il filo di Aracne” – non è un racconto immaginario partorito dalla fervida fantasia di un buontempone, ma un avvenimento realmente accaduto nelle campagne neritine all’inizio dello scorso secolo. Vi era un giovane contadino, che, sobbarcandosi a enormi sacrifici quotidiani, era riuscito a impiantare un orto nel suo piccolo podere. L’uomo, infatti, dopo aver “scapulatu” da altri fondi, cioè dopo aver compiuto una faticosa […]

Chiese e affreschi salentini

LAVORARE ALL’INFERNO  I dannati nel Giudizio universale affrescato nella chiesa di Santo Stefano di Soleto  di  Luigi Manni La chiesa di Santo Stefano (XIV-XV sec.) sorge nel centro di Soleto, capoluogo in epoca angioina della contea di Raimondo del Balzo de Courthezon, poi di Nicola Orsini e, fino al 1406, di Raimondello Orsini del Balzo. La contea era unitariamente circoscritta, con i corpi feudali di Soleto, Galatina, Sternatia e Zollino, in una vasta coinè grecanica alloglotta di tradizione bizantina, oggi ridotta ad un’enclave conosciuta  come Grecìa Salentina, situata a sud di Lecce, nel cuore del Salento. Lo scenario artistico del distretto comitale era stato profondamente influenzato dal grandioso cantiere tardogotico […]

Il sacrestano innamorato

Gisarino il sacrestano eternamente innamorato Non si sa quand’egli sia nato, e si conosce appena il periodo della sua dipartita, che i più anziani del paese concordano nel circoscrivere intorno al 1930. Qualcuno lo ricorda come un bullo impenitente, ma era piuttosto un semplice bonaccione che credeva eccessivamente in sé e nelle sue improbabili virtù amatorie, nonostante fosse alquanto “stagionato”, e contasse almeno una settantina di primavere. Come la gran parte del popolino di quei tempi, era per di più analfabeta, e il non saper leggere né scrivere gli creava un grosso problema, essendo sempre alla ricerca di “avventure” galanti con le donne che frequentavano la Chiesa di San Domenico […]

Le lettere di Coco Lafungia

Lo scippo di Pino Indini Caro fratello datosi che moglierima mi aveva fatto una vernia perchè quando che va al mercato si ritira carica como una ciuccia quasi che io nolla iuto mai ho deceduto che andavo pure io la quale aveva tantanni che non andavo. Notti dico caro fratello come che ho rimasto quando sono veduto tutto quel rivotolo d’aggente che camminavano uno sobbra all’altro che non si conosceva più raggione e ci stavamo pure un terramoto di foresti che sarebbero Lamericani dell’Anato che si cattavano le robbe americane al pidocchietto. Mentre che mi stavo custando tutti li straconzi e varrattoli delle bancarelle che quasi quasi mi ricordavo del […]

La comunicazione

Tra  etica ed estetica, il bello della comunicazione di Rita Toscano L’avvento del web ha provocato uno scossone che ha dato e continua a dar luogo a reazioni contrastanti.  Favorevoli o avverse, in ogni caso,  registrano un divario tra generazioni, non solo di carattere tecnico e culturale. Non è sufficiente, infatti, per  passare la nuova frontiera,  riconoscere il primato della comunicazione mediatica, tentare di correre alla velocità straordinaria con la quale viaggiano le innovazioni tecnologiche, moltiplicare l’uso  di  tutti i  canali  emergenti. In un contesto così dinamico, diventa indispensabile  avere una bussola. Mantenere saldi riferimenti per potersi orientare in sistemi che si presentano sempre più complessi e  nei quali la  […]

Fedele Albanese

Fedele Albanese di Rosanna Verter 12 marzo 1882: i redattori de IL MONITORE odono un colpo di pistola, si precipitano nell’ufficio del direttore Fedele Albanese: è seduto sul divano, la testa reclinata sulla spalla, un mazzolino di viole all’occhiello del cappotto; a terra il suo sigaro ancora acceso e la mano destra che impugna la pistola con la quale si è sparato un colpo alla tempia destra. Muore così, a soli 37 anni, il nostro concittadino, giornalista eccezionale e garibaldino coraggioso. Muore anche il suo sogno: un giornale tutto suo che dopo appena quattro mesi, senza gli aiuti economici promessi, non è in grado di sopravvivere e cessa quindi le […]

Sciacuddhri

LÀURI, SCIACUDDHI & MUNACIELLI Viaggio nella letteratura d’autore alla scoperta del mondo fantastico delle leggende del Sud,  tra gnomi, folletti e altre meraviglie. di Antonio Mele ‘Melanton’ Di Làuri e Sciacuddhi – o Laurieddhi, Monaceddhi, Scazzamurrieddhi, Tiaulicchi, Carcagnuli, Uri e simili, come nelle diverse geografie di Terra d’Otranto vengono chiamati gli gnomi e i folletti che abitano le nostre case (spesso maliziosi, dispettosi e burloni, ma sostanzialmente simpatici e benigni) – questa rivista si è già interessata con un bell’articolo a firma di Rino Duma (vedi n. 1 del 2008), ricco peraltro di preziosi elementi storico-antropologici. Avendo scorso di recente la storia singolare del ‘cugino’ napoletano di questi piccoli amici, […]

La piramide umana

“Giorno verrà in cui le montagne scenderanno a valle e le valli s’innalzeranno ad altopiani, sicché tutto si attesterà sullo stesso livello e ogni uomo potrà ammirare, con sguardo unico, lo stupendo spettacolo della natura e godere, in pari misura, dei suoi frutti”. (MdS) LA PIRAMIDE UMANA L’uomo sta per rompere definitivamente il cordone ombelicale che lo lega alla natura di Rino Duma Parto da una premessa. Come gli esseri umani, anche gli alberi sognano. Solitamente lo fanno sul finire dell’inverno. Sognano di ricoprirsi di un rigoglioso mantello di foglie, di mettere fiori a bizzeffe e frutti a bizzeffe, per poi donarli all’altrui vita. È questa l’unica finalità che connota […]

Tarzanetto

TARZANETTO E LO STRACCIAROLO Cronache dalla Roma popolare di Pasolini di Antonio Mele ‘Melanton’ Potrebbe somigliare alla storia di uno dei tanti “monelli” di paese – di qualsiasi paese dell’Italia povera e affamata di cinquant’anni fa, quindi anche della nostra Galatina – la piccola storia che qui mi piace riproporre, ambientata fra le strade della vecchia borgata del Pigneto, nella periferia romana dei primi anni ’60 del secolo scorso: quella epica e tragica di “Accattone”, per intenderci, tanto cara a Pier Paolo Pasolini, oggi purtroppo (o per fortuna, secondo alcuni) dispersa quasi del tutto, ma non senza un po’ di nostalgia. È una cronaca vera, un piccolo episodio di vita […]

Lu ditteriu (1)

Esempio tangibile della saggezza popolare LU DITTERIU Il popolo, quando parla, sentenzia di Piero Vinsper L’argomento che stiamo per trattare potrebbe urtare la suscettibilità di qualche persona. Però, se noi accendiamo la televisione, assistiamo, quotidianamente, a tante scempiaggini, a tante nefandezze, a tanti sproloqui, a linguaggi d’angiporto, che ci fanno arricciare il naso. Si parla di escort, di lucciole, di passeggiatrici, di peripatetiche, di trans, di etero, ma in sostanza, mutatis mutandis, sempre di puttane o pseudo tali si tratta, siano esse di alto e medio borgo o semplici bagasce. Il lettore avrà capito, di certo, che prenderemo in considerazione le puttane, o meglio, i proverbi galatinesi in cui compare […]

L’ingenuità di Ucciu

I creduloni sono sempre esistiti L’INGENUITÀ DI “ÙCCIU” Riteneva che ogni persona dovesse essere sincera e che le bugie fossero dettate dal Maligno di Emilio Rubino Era un carissimo ragazzo, amico di tutti, poi, per cause ai più rimaste ignote, scomparve prematuramente il 28 ottobre 1966, all’età di appena trentaquattro anni. Noi lo chiameremo “Ùcciu” (che poi è il diminutivo abbreviato di “Antonucciu”, da Antonio), senza indicare il cognome, perché i fatti, che più innanzi racconteremo, potrebbero, in qualche modo, essere un pochino lesivi della sua memoria. Soltanto “Ùcciu”, quindi, perché così lo abbiamo conosciuto e frequentato, quando lui, ancora studente liceale, si univa a noi, di qualche anno più […]

Forca e ghigliottina

Non dimenticate, ragazzi, non dimenticate! FORCA E GHIGLIOTTINA Dopo la caduta della Repubblica Napoletana del 1799, sono in molti i repubblicani giustiziati dai Borbone. Tra costoro vanno ricordati alcuni eroici personaggi salentini di Mauro De Sica Ad eccezione degli storici e di qualche appassionato di vicende meridionali, sono in poche le persone che conoscono i tragici fatti legati alla caduta della Repubblica Napoletana del 1799, che durò poco meno di sei mesi. Pertanto, prima di entrare nel vivo della trattazione, è necessario fare un po’ di chiarezza al fine di presentare bene la situazione storica e non ingenerare confusione e fraintendimenti nel lettore. Sull’onda della Guerra d’Indipendenza Americana (1775-83) e […]