Quando negli anni ’80 la Marina Militare Italiana riuscì a fare l’impossibile di Nicolò Zuliani PREMESSA IMPORTANTE: questa è Storia, non opinioni. Ho raccontato e raccolto testimonianze di fatti accaduti quarant’anni fa. Chiunque desideri fare parallelismi o “interpretarlo” lo fa di sua iniziativa, non mia. 30 aprile 1975 Saigon cade, e assieme a lei tutto il Vietnam del sud. I comunisti si scatenano in un vortice di vendette verso militari e civili, instaurando un regime totalitario. Al loro arrivo un milione di persone viene prelevato per essere “rieducato”; sono sacerdoti, bonzi, religiosi, politici regionali, intellettuali, artisti, scrittori, studenti. A ogni angolo di strada spuntano “tribunali del popolo” in cui gli […]
Durante tutto il periodo medioevale i sovrani e i vari feudatari, per poter affrontare adeguatamente le ingenti spese amministrative e militari del regno o del feudo, solevano imporre ai propri sudditi il pagamento di tasse, gabelle, dazi, balzelli e quant’altro. Le spese che più di ogni altra cosa incidevano sulle casse dei vari nobili, e in modo particolare del sovrano, erano quelle relative all’arruolamento, mantenimento e armamento dei soldati. Non era trascurabile quella relativa al rafforzamento del castello, alla sua manutenzione e protezione. A quei tempi nel nord Italia erano in vigore numerosi balzelli, alcuni dei quali risalenti al modus vivendi dei barbari, i quali, una volta insediatesi nei territori […]
13 gennaio 1960: una donna canuta, con un viso bello, nonostante gli 84 anni, su un corpo sformato, giace in un letto di una clinica romana. Vicino a lei il figlio Walter e l’amico Palmiro Togliatti. Una donna che in amore ha donato, in una vasta apertura umana, molto, muore povera e sola “perché nessuno si è mai sentito la forza di arrivare sino in fondo alla sua anima e di sostenerla intera, quella sua anima ricca e veggente”. Per la morte di questa donna Eugenio Montale scrive: “Sopravvissuta a tante tempeste portava ancora in sé, e imponeva agli altri, quella fermezza e quel segno di dignità che erano stati […]
Le fortune dell’umanità stanno esattamente in ciò che di buono l’uomo riuscirà a costruire nell’interesse e per il bene di tutti, nessuno escluso. Può arrivare a tanto solo se sarà capace di svestirsi degli abiti di eccessivo personalismo, di falso perbenismo e di sfacciata preclusione verso il prossimo. Gli esempi sono molteplici. Come primo passo non bisogna ostentare con fierezza e supponenza di essere ebreo, oppure musulmano, induista, cristiano, ma sarebbe opportuno che ognuno accogliesse la propria fede dentro di sé e frequentasse la sinagoga, la moschea, il tempio, la chiesa quando vuole e come vuole. Ognuno preghi ed invochi il suo Dio, ma mai, dico mai, imprechi contro […]
Premessa L’uomo ha sempre preferito vivere in comunità per superare i notevoli ostacoli della vita quotidiana piena di stenti, sofferenze e continue lotte. È stata, quindi, la necessità, sollecitata dall’intelligenza, ad aver spinto gli uomini a migliorarsi, ad escogitare scelte oculate e a dotarsi di opportuni strumenti per venir fuori dal mondo inferiore dell’animalità. Vivendo in piccoli gruppi, l’uomo si è ben presto accorto che non ce l’avrebbe fatta ad assicurarsi una vita dignitosa e sicura. L’esiguo numero di individui non era bastevole a garantirgli una duratura stabilità sociale. La storia ci racconta che le comunità decisero di fondersi in gruppi sempre più numerosi per fronteggiare con buone possibilità di […]
Il riserbo dei padri fondatori. In esordio al suo recente studio sulle radici cristiane dell’Europa e la sempre minore incidenza della pratica religiosa sulla popolazione europea, lo storico francese Olivier Roy mette in evidenza il fatto che, al momento della nascita dell’Unione Europea (Trattato di Roma, 1960), tre su quattro dei suoi padri fondatori (Alcide De Gasperi, Robert Schuman e Konrad Adenauer) erano cattolici devoti e soltanto uno (Jean Monnet) sosteneva il pluralismo religioso come base dell’integrazione comunitaria. Eppure nessuno di loro si era premurato di metterlo per iscritto nei documenti fondativi dell’unione, dando probabilmente per scontato un fatto di per sé più che evidente. Come mai, a distanza di […]
Generalmente era un monolocale in cui vivevano ammassate anche dieci o più persone La casetta dei contadini d’un tempo Pur tra tanta povertà e promiscuità l’amore faceva da collante e da stimolo di Emilio Rubino Descrivere la casetta dei contadini dei tempi andati non è affatto semplice, anche perché si prova un certo senso di imbarazzo e, forse anche, di vergogna nell’entrare nei dettagli. Più che di una casetta si trattava di una stamberga, di un tugurio, di una catapecchia. Nel suo interno vi erano pochissimi comfort e molti disagi e scomodità. Spesso era costituita da un unico vano, con annesso uno stanzino, dove trovava sistemazione il vaso da notte, […]
Premessa Il termine educare deriva dal latino educo ed è composto dal prefisso ‘e’, che sta ad indicare fuori, e dal verbo ‘duco’, che significa ‘traggo, porto avanti,’ o anche ‘induco, incito, allevo’. Unendo le due parti emerge il significato di fondo dell’educare, che è quello di condurre fuori l’individuo dal suo stato di scarsa coscienza morale e percettiva e quindi di indurlo o incitarlo a comprendere consapevolmente la vita, individuandone gli aspetti e gli elementi da evitare e quelli da accettare e consolidare. Considerato che le menti dei ragazzi sono ancora delle scatole vuote pronte ad introitare di tutto e di più, sia aspetti positivi che negativi, ci […]
Cronaca / di Rosanna Verter Articolo pubblicato su ⇒ Il Sedile È il settembre del 2006 quando il Circolo Cittadino Athena presenta alla città il nuovo giornale Il filo di Aracne . Vuol essere “stimolo verso un mondo che nella globalizzazione trova solo il modo per mercificare tutto, anche la mente, il pensiero”. Vuol essere “un cenacolo (come in effetti è stato ed è), attorno al quale tessere, filare, pensare, parlare, creare opportunità per migliorare noi stessi”. Nel primo numero il Direttore, Rino Duma, firma un articolo dall’eloquente titolo che abbiamo dato a questo pezzo ed a cui ho volutamente apposto una ortografica variante. Per chi non lo avesse mai letto, lo ripropongo […]
RIPARTIRE Dopo la pandemia il sistema Italia cerca faticosamente di ritrovare un suo equilibrio di Giuseppe Magnolo La vita e l’archetipo del viaggio. Sia il divenire umano che l’esperienza individuale hanno bisogno di essere definiti nel tempo e nello spazio. Occorre sempre contestualizzare la realtà vissuta, stabilendo un prima e un dopo. Non tanto per creare semplicemente una prospettiva episodica di quanto è accaduto, ma per fissare dei punti fermi lungo una linea evolutiva pensata e perseguita, sia individualmente che collettivamente, con un disegno che rispecchia una qualche volontà di realizzazione. A volte tuttavia dobbiamo constatare che il nostro itinerario di vita presenta delle pause forzate, che scaturiscono da eventi […]
Storielle galatinesi 1-“Era ‘na fiata ‘na mùscia ‘nchiata, se bbinchiau de simulata, se bbinchiau de simulone… Oh cce bbeddhru ‘stu vagnone!”. “C’era una volta una gatta grassa, si saziò di semolata, si saziò di ‘semolone’… Oh, quanto è bello questo ‘vagnone’! (bambino)”. Erano le mamme d’un tempo che, mettendo il figlioletto sulle loro ginocchia e prendendolo per le manine, lo dondolavano in modo che non piangesse, ripetendogli più volte questa bella ninna nanna. 2-“Bbona sera, signurina rundella!”. “Buona sera, signorina rondella!”. Ai nostri tempi, quando nel gioco del ramino o della scala 40, il giocatore pescava un jolly, alcune volte si lasciava andare a questo detto, forse perché sino a […]
Era la terza potenza europea… I gioielli del Regno delle Due Sicilie … mentre la prima nel mondo nell’industria metalmeccanica, siderurgica e navale di Salvatore Cesari Abbiamo più volte riportato sulle colonne di questa rivista notizie riguardanti la situazione del Meridione d’Italia subito dopo il ‘salvifico’ intervento dei Savoia. Ci siamo soffermati a più riprese a evidenziare l’inganno con cui re Vittorio Emanuele II, su istigazione di diversi personaggi politici e non (Cavour, Dabormida, Lombroso, Niceforo ed altri) invase proditoriamente il sud d’Italia, fiancheggiato in questo turpe progetto da infingardi esponenti dell’alta borghesia siciliana (su tutti Vincenzo Florio) e da alti ufficiali dell’esercito borbonico, che aderirono al progetto della massoneria […]