Alle ore 7.00 in punto di ogni giorno feriale, la sirena della “fabbrica” dei tabacchi chiamava a raccolta le tabacchine, giunte sul posto di lavoro almeno un quarto d’ora prima. Molte erano del luogo, ma altre venivano da paesi vicini… a piedi, ovviamente, qualsiasi fossero le condizioni meteorologiche. Non erano poche le volte che, per coprire i tre-quattro chilometri di strada, si imbattessero in un improvviso e inopportuno temporale, che le sorprendeva senza concedere loro alcuno scampo. Un albero fronzuto o un trullo disabitato le riparava per pochi minuti. Poi, appena smetteva di piovere, riprendevano la strada, aumentando l’andatura per recuperare il tempo perso. Erano fortunate quelle che raggiungevano il […]
L’agricoltura è stata sempre la forza trainante del nostro Salento. Si coltivavano l’ulivo, la vite, gli agrumi, gli ortaggi, il cotone, il tabacco, i cereali e via discorrendo. Qualsiasi tipo di coltura si adattava bene a questa terra, dotata di un clima abbastanza mite. Si esportava l’olio, il vino, la patata galatina, la cicoria galatina, il pomodoro galatina. Ogni pezzetto di terreno era coltivato e sfruttato dai nostri contadini; non vedevi, come puoi vedere tutt’oggi, vaste aree incolte e masserie dirute. Ogni zolla era dissodata anche tra i sassi, con il sudore dei contadini che scorreva lento lento tra le infinite rughe dei loro volti bruciati dal sole. Erano i […]
Avevo da poco ultimato la prima stesura del romanzo “La scatola dei sogni”. Ero soddisfatto per l’impostazione data: il periodare mi sembrava scorrevole, coinvolgente e di buon gusto, così come la trama, sempre appesa a un filo di incertezza, di appassionante attesa e di piacevole invito alla lettura, ma non mi convinceva la parte finale. C’era qualcosa che mi suggeriva di ritoccare l’ultimo capitolo, in cui il protagonista principale si toglie la vita per non assistere impotente alle violenze e alle sopraffazioni della classe sociale “dominante”. Non potevo chiudere il romanzo rivolgendo un messaggio negativo ai lettori: sarebbe stato controproducente e diseducativo. Telefonai all’amico fraterno Maurizio Nocera, con il quale condivido […]
Colma una vistosa lacuna della memoria L’ultima trovata, libro collettivo a cura di Diego Mondella dedicato, come recita il sottotitolo, a riparare il vuoto lasciato da Trent’anni di cinema senza Elio Petri. (1929-1982). Dimenticato dalla critica, (è la premessa di questo valido collage di saggi e testimonianze in libreria per Pendragon) al grande regista di un pezzo importante del cinema politico degli anni Sessanta e Settanta, non è stato perdonato di risultare scomodo e poco allineato con l’ideologia dominante della sua epoca. Una solitudine e una originalità che gli sono costate il silenzio calato su molti dei suoi film, quasi ignorati negli ultimi tre decenni, eppure non certo minori rispetto ai […]
Nella primavera del 2011 Giovanna Silva e Alberto Saibene, fondatori di una casa editrice di nome Humboldt dedicata alla letteratura da viaggio, mi hanno proposto di scrivere un racconto di viaggio per loro, che sarebbe stato accompagnato da un saggio fotografico di un artista. Naturalmente, ho accettato. Un anno dopo sono partito per l’Etiopia col fotografo/artista Armin Linke; un anno dopo, che è adesso, il libro è uscito, primo di una collana in cui sarà seguito da quelli di Dino Baldi e Marina Ballo (sulla Grecia) e di Claudio Giunta e la stessa Giovanna (sull’Islanda), in coedizione con Quodlibet. Il genere mi affascinava e spaventava al contempo. Grande amante del capitano Richard Francis Burton (un po’ come […]
di Mauro de Sica È trascorso ormai tanto tempo da quella storica partita di calcio disputata a Galatina sul campo di Piazza Fortunato Cesari, al centro del paese. Allora non esisteva lo “Stadio dei Diecimila” di Via Soleto, per cui le partite di pallone si giocavano sul grande spiazzo antistante all’edificio scolastico. Le dimensioni del terreno di gioco non erano molto grandi ma neanche tanto piccole: diciamo che quella piazza era una via di mezzo tra un campetto di periferia e un vero stadio. Ai galatinesi stava bene così, poiché, trovandosi a stretto contatto con i calciatori, ne sentivano gli sbuffi, le imprecazioni, le bestemmie, le parolacce, i lamenti per […]
di Rino Duma Parto da una premessa. Come gli esseri umani, anche gli alberi sognano. Solitamente lo fanno d’inverno. Sognano di ricoprirsi di un rigoglioso mantello di foglie, di mettere fiori a bizzeffe e frutti a bizzeffe, per poi donarli all’altrui vita. È questa l’unica finalità che connota la vita degli alberi, oltre a quella legata alla loro riproduzione. Anche gli animali sognano, sognano ogni notte come gli umani. Il sogno ricorrente degli insetti è di succhiare polline in gran quantità, di mangiare foglie, di alimentarsi di bacche o di altri insetti. I predatori, dal loro canto, sognano di rincorrere una preda e di cibarsene, mentre quest’ultima spera di sfuggire, […]
Era solita starsene in disparte, come tutti gli altri barboni del quartiere. Atomi destinati a rimanere tali, senza il barlume di un contatto affettuoso degno di chiamarsi cosi. Puzzava più dei bidoni dell’immondizia vicino ai quali dormiva. Come tutti gli altri, del resto, quelli che speravano in qualche avanzo di cibo, la sera, quando spesso si rischia di impazzire per la fame, si diventa nervosi e si beve, si continua a bere per dimenticare i dolori e l’accidia e i possibili sogni, più pericolosi della fame. Lei non beveva, ma trovava pace nelle frasi senza senso, sconnesse, che borbottava tra sé e sé. Era solita starsene sempre in uno stesso angolo, la sua casa di cartoni e […]
Nicola Cesari, pittore di Maglie, porta voragini del sogno, del ricordo, del desidero, porta l’abisso nei suoi quadri. Suo professore all’istituto d’arte G. Pellegrino fu Vittorio Bodini, un genio pieno di orgoglio e di noia, pieno di vertigini ancora oggi poco compreso, un poeta scuro e duro che si vede fino in fondo al cuore, uno imparagonabile, incomunicabile, assurdo, condannato a giustificare le sue fughe e i suoi abissi. Un incontro che sarà fondamentale per la cultura artistica del giovane allievo. Nicola Cesari è artista finissimo, aristocratico, un ricercatore e sperimentatore, che svolge contemporaneamente l’attività di insegnante di discipline artistiche e di critico d’arte. La sua pittura è attratta inizialmente, come osserva Luigi […]
Da qualche anno mi balenava nella mente cosa volesse indicare il toponimo Martiri che designa la località a ridosso dell’abitato galatonese in direzione est (per intenderci in direzione del feudo Tabelle – Galatina – Otranto). A farmi ritornare a ragionare sull’etimo è stata la pubblicazione dell’opuscolo dell’amico compianto avvocato Fernando Maglio, che nel 2008 diede alla stampa “Un po’ di Paese mio. La scuola dei sapienti di Galatone nella Japigia (motti e proverbi)”. Leggendo a pag. 10 la citazione del “De situ Japigiae” del Galateo riguardante Galatone, mi venne un guizzo intuitivo con una verosimile spiegazione al nome della contrada “Martiri”. La citazione è la seguente: “Nella guerra dei Turchi che sconvolse tutta la […]
PREMESSA. Un prezioso contributo storico-aneddotico di monsignor Antonio Antonaci sul centenario della Biblioteca “Pietro Siciliani” di Galatina mi offrì lo spunto, nel marzo 2006, per amplificare alcune riflessioni – che oggi, dopo un lustro, mi sembra utile riproporre –, di natura civile e sociale, riguardanti da vicino l’intera comunità del Salento, e che l’autorevole concittadino aveva in qualche misura implicitamente sollecitato. In tale puntuale intervento di Antonaci – apparso sul Galatino del 10 febbraio di quell’anno – si riflette una sentita (e di per sé meritoria) esigenza di partecipazione e cooperazione ai vari problemi del nostro territorio, esortandoci di fatto alla nostra “salentinità”, dispersa o in via d’estinzione, e forse […]
Antonio Mele, in arte Melanton, è nato il 13 luglio 1942 a Galatina, dove ha completato la sua formazione umanistica nel Liceo Classico “Pietro Colonna”, frequentando poi la Facoltà di Lettere e Filosofia presso l’Università Salentina di Lecce. Dal 1969 risiede a Roma. E’ stato per molti anni Dirigente d’azienda in un’importante Società industriale, svolgendo in parallelo un’intensa attività artistica, alla quale si dedica oggi a tempo pieno. È giornalista, grafico pubblicitario, disegnatore e scrittore di satira e umorismo, promotore e organizzatore di mostre e rassegne d’arte, direttore artistico del Centro Galantara per la Satira sociale e del Premio Biennale Galantara di Montelupone, storico dell’arte della Caricatura, presidente della Giuria del Premio nazionale di Letteratura umoristica “Umberto […]