Con la fine di settembre alle porte, si va ormai incedendo verso il cuore della stagione dell’anno che, fra i suoi connotati, reca, prodigiosamente insieme, la caduta delle prime foglie e l’insorgere e l’accensione di colori particolarmente straordinari, caldi e dolci. Sole, cielo terso, mare tranquillo e sorridente, temperatura su livelli ancora miti e gradevoli, fanno, altrettanto mirabilmente e piacevolmente, da cornice. Cammino in seno all’autunno, si diceva, e cammino parallelo, nella fattispecie, anche in senso personale, giacché il prossimo foglietto da staccare sul calendario segnerà il numero settantatre. E, però, v’è il conforto che il sole benefico che campeggia in alto, splende pure nell’animo del ragazzo di ieri. Ad ogni modo, l’accostamento […]
Nel centro abitato di Castro, la splendida e apprezzata “Perla del Salento”, esiste, adesso, un cartello di segnaletica stradale indicante via Frasciule, nella omonima zona di espansione edilizia, fra civili case popolari e edifici di tipo residenziale ad uso di residenti e/o ospiti. L’area in questione si trova alla periferia della cittadina, esattamente a fianco di un comprensorio di verde pubblico, ricco di lecci, macchia mediterranea e altre interessanti specie di flora, denominato Parco delle querce, e però, lungo l’arco di secoli, già conosciuto con un appellativo differente, ovvero Bosco Scarra o Bosco dello Scarra. Nel 2013, ci troviamo, dunque, nell’ambito di un agglomerato abitativo, mentre, fino ad alcuni decenni addietro, si […]
Esistono storie e tradizioni che travalicano secoli, decenni e generazioni, mantenendosi perennemente vive e presenti. Il 12 agosto 2013, a Castro (Le), hanno luogo gli abituali festeggiamenti in onore della Madonna del Rosario di Pompei, alla quale è intitolata la locale parrocchia. Componente particolare, anzi cuore di tale celebrazione, è la processione, sotto forma di nutrito e colorato corteo di barche, durante la quale il simulacro della Vergine, collocato sotto un baldacchino a bordo del natante di maggiore stazza facente parte della flottiglia del posto, è condotto ad attraversare, a breve distanza dalla costa, l’intero specchio di mare, fra la Grotta Zinzulusa e l’insenatura Acquaviva, su cui s’affaccia la Perla del […]
Ieri sera, il piccolo Andrea è tornato nella casetta al mare dei nonni. Nonostante sia trascorso quasi un anno dalla sua precedente venuta, ha subito dimostrato di trovarsi a suo agio. L’arrivo è stato immancabilmente avvertito dal micio grigio, già suo compagno di giochi durante il precedente appuntamento estivo nel Salento; bimbo e gatto, ora hanno entrambi una stagione in più, ma l’intesa tra loro appare sempre identica. Al primo risveglio, Andrea, invece di pensare alla colazione, si è immediatamente diretto nella pinetina, attratto da un rumore monotono e assordante, che, probabilmente, doveva riecheggiargli nella mente sulla scia dei pregressi soggiorni. “Che cosa è questo suono o canto?”, mi ha domandato di getto […]
Verso il tramonto, con la calura un tantino attenuatasi, il nonno Rocco e il nipotino Andrea decidono di compiere una camminata a piedi per le vie di Marittima, che il piccolo non ha mai percorso. Ovviamente, ci sono numerosi incontri con persone del posto e da me ben conosciute. Mi piace soffermarmi sul primo, ossia quello con G., abitante, da sempre, nell’Ariacorte, ossia il rione in cui è nato e vissuto sino a diciannove anni il ragazzo di ieri autore delle presenti righe. Immediata e automatica la sua domanda: “Chi è questo bel bambino? Come ti chiami?”. Parimenti pronta e senza esitazione la risposta di Andrea, il quale spiega anche, alla compaesana, […]
L’incanto, nell’ultimo libro di Antonio Moresco avvolge anche il dolore e l’ostilità della natura. Un incanto doloroso, che dà corpo a un tempo sospeso. Un uomo vive solo, unico abitante di un borgo di montagna. Avanza in una realtà in cui le sole tracce di umanità sono così lontane da non fare rumore, avanza nell’«enorme solitudine vegetale». Lo sguardo registra, le parole interrogano gli animali. È la natura, l’unico vero Altro: una natura meravigliosa e insopportabile, che invade, avvinghia e copre di nero le strade. La natura nel suo accadere incessante e inevitabile, il creato che non è creato: materia, cellule. Lo smarrimento di senso non si fa invettiva: «Dove posso andare per non vedere più […]
Il Salento, ieri, era appena terra e patria dei nativi, poco conosciuta di là dai confini geografici, oggi, invece, è anche terra di molti, giunti da lontano, di tanti che hanno scelto di visitarlo, apprezzandolo e innamorandosene immediatamente. Insieme con i tesori della natura posti innanzi agli occhi di tutti, dal mare d’incanto agli innumerevoli monumenti, siti e angoli di fantastica bellezza, annovera anche altri, speciali aspetti di attrazione, magici, affascinanti, basta saperli cogliere e indugiarvi con gli occhi e la mente. Fra essi restanti, si colloca il mirabile cielo che sovrasta le distese di terra rossa e i bianchi agglomerati di case: vuoi che si offra, nell’arco diurno, con il […]
“È naturale che un momento di attenzione sia dedicato all’austero regista di questa operazione di restaurazione della dignità e del potere costituzionale dello Stato e di assoluta indifferenza per quei valori umanitari i quali fanno tutt’uno con i valori umani. Un regista freddo, impenetrabile, senza dubbi, senza palpiti, senza mai un momento di pietà umana. E questi è l’On. Andreotti, del quale gli altri sono stati tutti gli obbedienti esecutori di ordini” [Aldo Moro, 1978] “La beffa più grande che il diavolo abbia mai fatto è stato far credere al mondo che non esiste, e come niente… sparisce” [Keiser Soze, I soliti sospetti] La morte di Giulio Andreotti è caduta a brevissima distanza tra […]
Via Crespi a Milano è un taglio, una delle mille strade di una città che non è più Milano, ma piuttosto il crogiuolo di un’inedita comunità di solitari, ognuno avulso dagli altri per lingua, ambizioni e cultura. E parte dalla strada Alessandro Bertante, dai suoi odori e dai suoi codici misteriosi quanto plateali, per raccontarci di un uomo solo e in perenne combattimento che attraversa le miserie di un inferno dal fuoco spento, senza nemmeno più la compagnia di un passato rimosso e accatastato nel fondo di un’esistenza cinica e malinconicamente battuta e persa. Estate crudele si apre con un omicidio o meglio una sfida a duello, preludio di un duello permanente fatto […]
Alle ore 7.00 in punto di ogni giorno feriale, la sirena della “fabbrica” dei tabacchi chiamava a raccolta le tabacchine, giunte sul posto di lavoro almeno un quarto d’ora prima. Molte erano del luogo, ma altre venivano da paesi vicini… a piedi, ovviamente, qualsiasi fossero le condizioni meteorologiche. Non erano poche le volte che, per coprire i tre-quattro chilometri di strada, si imbattessero in un improvviso e inopportuno temporale, che le sorprendeva senza concedere loro alcuno scampo. Un albero fronzuto o un trullo disabitato le riparava per pochi minuti. Poi, appena smetteva di piovere, riprendevano la strada, aumentando l’andatura per recuperare il tempo perso. Erano fortunate quelle che raggiungevano il […]
L’agricoltura è stata sempre la forza trainante del nostro Salento. Si coltivavano l’ulivo, la vite, gli agrumi, gli ortaggi, il cotone, il tabacco, i cereali e via discorrendo. Qualsiasi tipo di coltura si adattava bene a questa terra, dotata di un clima abbastanza mite. Si esportava l’olio, il vino, la patata galatina, la cicoria galatina, il pomodoro galatina. Ogni pezzetto di terreno era coltivato e sfruttato dai nostri contadini; non vedevi, come puoi vedere tutt’oggi, vaste aree incolte e masserie dirute. Ogni zolla era dissodata anche tra i sassi, con il sudore dei contadini che scorreva lento lento tra le infinite rughe dei loro volti bruciati dal sole. Erano i […]
Avevo da poco ultimato la prima stesura del romanzo “La scatola dei sogni”. Ero soddisfatto per l’impostazione data: il periodare mi sembrava scorrevole, coinvolgente e di buon gusto, così come la trama, sempre appesa a un filo di incertezza, di appassionante attesa e di piacevole invito alla lettura, ma non mi convinceva la parte finale. C’era qualcosa che mi suggeriva di ritoccare l’ultimo capitolo, in cui il protagonista principale si toglie la vita per non assistere impotente alle violenze e alle sopraffazioni della classe sociale “dominante”. Non potevo chiudere il romanzo rivolgendo un messaggio negativo ai lettori: sarebbe stato controproducente e diseducativo. Telefonai all’amico fraterno Maurizio Nocera, con il quale condivido […]