Il fatto accaduto a Martano duecento anni fa FURTO PERFETTO, MA… …GRAZIE A UN ASINO, I LADRI FURONO ASSICURATI ALLA GIUSTIZIA E IMPICCATI di Emiliana Diamanti L’episodio, sconosciuto ai più, è narrato dallo storico salentino Pietro Palumbo di Francavilla Fontana nel primo volume della sua maggiore opera, intitolata “Il Risorgimento Salentino (1799-1860)”. Leggendo le interessanti pagine di questo libro, fui colpita da un episodio di sangue accaduto a Martano, in provincia di Lecce, nell’anno del Signore 1815. Partiamo un po’ da lontano per inquadrare meglio l’episodio. A quei tempi l’Italia era frammentata in tanti staterelli, soprattutto nella parte centro-settentrionale della penisola. L’unico stato ad avere una notevole estensione ed importanza […]
PIAZZA VECCHIA 12 E’ QUI IL PIACERE! di Rosanna Verter “Ti rimando dove t’ho preso, Filumena!” “L’hann’ chius, Dummi’!” Risponde così Filomena Marturano, ex prostituta, a Domenico Soriano, ricco pasticciere suo marito, quando egli la minaccia di riportarla nei bordelli. È vero, sono stati chiusi. Chiusi il 20 Settembre del 1958, quando grazie alla legge Merlin viene scritta la parola fine ad una delle più umilianti istituzioni che vivevano grazie alla protezione dello Stato: le case chiuse, o altrimenti dette bordelli, casini, postriboli, case di meretricio, case di tolleranza. Luoghi di violenza e di depravazione che malgrado ciò hanno ispirato la narrativa di Guy de Maupassant “Boule de suif”, […]
Non sempre gli asini sono testardi, a volte superano in intelligenza lo stesso uomo Nah, fatìa, nah L’episodio è accaduto realmente a Nardò alla fine dell’800 di Emilio Rubino È luogo comune ritenere l’asino un essere quasi privo di intelligenza e, soprattutto, un testardo incallito. Ma non sempre è così. A tal proposito, seguitemi in questa curiosa vicenda raccontatami da mio padre, quando ancora ero un ragazzino di otto-nove anni. Innanzitutto devo precisare che l’episodio è accaduto durante la prima guerra mondiale nella mia graziosa Nardò, a quei tempi per buona parte arroccata su una civiltà contadina retrograda e poco incline al cambiamento. Entriamo nel vivo del discorso. Ogni santo […]
Fu proclamato “Atleta perfetto” Fernando Lapalorcia Pioniere magliese dello sport di Cosimo Giannuzzi Chi era Fernando Lapalorcia? Molti magliesi hanno avuto notizia di questo loro illustre concittadino in seguito all’intitolazione del Palazzetto dello Sport di Maglie. È una figura importante nel panorama sportivo italiano d’inizio secolo XX sia per la sua attività agonistica sia per la sua attività intellettuale. Nasce a Maglie il 7 luglio 1892 o 1893 ed è registrato all’anagrafe coi nomi di Francesco e Pompeo, ma lui preferirà il nome Fernando. Il luogo che oggi Maglie lo ricorda è coerente con l’attività che l’ha consegnato alla storia. È stato infatti protagonista di diverse specialità sportive che gli […]
Fra’ Giovanni da Neritone e Fra’ Ugo da Samara Due falsi testimoni di sette secoli fa di Emilio Rubino Un famoso processo alle streghe, come oggi si usa dire, ebbe a svolgersi sette secoli fa (precisamente nel 1310) a Brindisi, destando una notevole risonanza internazionale. Tale processo riguardò gli appartenenti all’Ordine Cavalleresco dei Templari, così denominato perché fondato per difendere il “Tempio” della Cristianità a Gerusalemme. Con la vittoria di Carlo I d’Angiò (nei pressi di Benevento) su Manfredi (Re di Sicilia), i Templari divennero ricchissimi. La loro accresciuta agiatezza e l’accumulo di tanti beni nel corso degli anni destarono subito l’invidia e la cupidigia dei potenti, per cui il […]
Appartengono a uomini glaciali, spietati, avidi, senza sentimenti, lacrime e sorrisi Cuori di pietra “Se la ricchezza non andrà a bussare a casa dei poveri, prima o poi saranno i poveri ad andare a casa della ricchezza a bussare con forza” di Rino Duma Chi sono e come vivono Sono personaggi infìdi e calcolatori che di umano hanno ben poco, se non l’aspetto fisico; ma, in quanto a sentimenti positivi, soprattutto quelli invocati da Papa Francesco, assolutamente nessuno; anzi li aborrono perché non fanno parte del loro patrimonio educativo, etico, culturale, spirituale. Sono stati forgiati in questo modo dai loro padri e dai padri dei loro padri, e così […]
Dobbiamo ringraziare Dio dei miracoli “silenziosi” che ci concede ogni giorno “Il miracolo che non c’è” di Anna Teresa Carallo La piccola baia era delimitata da una bianca ed alta falesia che declinava quasi a strapiombo verso un mare cristallino. Sulla sua sommità una rigogliosa macchia mediterranea dominava il paesaggio e si rifletteva sullo specchio d’acqua sottostante, conferendogli un colore verde smeraldo. La falesia si insinuava nel mare come una lama fendente per oltre cento metri, intorno alla quale era arroccato un paesino di pescatori, lindo e carino, da sembrare un piccolo presepe. Le casette modeste ma graziose erano quasi tutte di color bianco, un po’ come la falesia che […]
Simpatico episodio accaduto a Nardò tanti anni fa La cambiale l’ho già pagata Il titolo di credito stava per fare una brutta fine, se non fosse intervenuto un avvocato di Emilio Rubino Beh sì, l’avvocato era proprio lo scrivente e la firmataria della cambiale un’anziana ed arzilla signora di Nardò. Il fatto è accaduto un giorno, un mese e un anno tanto lontani del secolo scorso, che non riesco più ad inquadrare. Però il fatto, anzi il fattaccio incriminato, me lo ricordo molto bene, come se fosse accaduto soltanto un anno fa. Ecco l’accaduto. Avevo invitato presso il mio studio legale, per conto di un cliente, una vecchia signora per […]
Lu commissariu “P“ di Salvatore Chiffi Correvano gli anni ’60. Tra i tanti personaggi dell’epoca che “ornavano” la vita cittadina di Nardò c’era un tale che di cognome faceva Pinna, il nome era invece Cosimo, ma tutti lo chiamavano col diminutivo “Cusimino”, (piccolo Cosimo) sebbene di statura fosse ben oltre la media. Quello che caratterizzava il personaggio, però, non era la statura, ma il fatto che sia d’estate che d’inverno, sia di mattino che di sera, era solito inforcare sul naso leggermente adunco un paio di occhiali dalle lenti vistosamente giallo zafferano, tanto che i paesani lo indicavano come “quiddhru ca porta li ‘cchiali ti scapece”(scapece: pesce fritto e fatto […]
ORIGINI E SVILUPPO DEL PENSIERO POSITIVO di GIUSEPPE MAGNOLO Generalmente con l’espressione“pensiero positivo” si intende la capacità di assumere un atteggiamento fiducioso ed ottimistico nella vita quotidiana, concentrandosi soprattutto su ciò che si può realizzare, su come risolvere i problemi che ci si trova ad affrontare, invece di commiserarsi. Il raggiungimento di una concezione positiva delle proprie esperienze di vita dipende da vari fattori: gli obiettivi che vengono perseguiti, la capacità di motivarsi e creare nuove opportunità, la consapevolezza delle risorsedi cui si dispone e che permettono di controbilanciare le difficoltà, il saper evitare di adottare standard di giudizio troppo elevati, che potrebbero far nascere varie forme di delusione e […]
Antonio Stanca e la ricerca infinita di Franco Melissano Chi avesse la ventura di entrare di questi tempi nello studio di Antonio Stanca resterebbe abbarbagliato dal caleidoscopio di luci e di colori che si irradia dalla interminabile teoria di quadri appesi, posati, accatastati dappertutto. Scoprirebbe subito che l’Artista è tanto simbioticamente compenetrato nelle sue opere – vero e proprio prolungamento del suo animo – da non riuscire a separarsene se non con estrema riluttanza e con un senso di sofferenza quasi fisica. Eccettuate le poche vendute in gioventù o donate a parenti e amici, quelle opere sono tutte lì, nel suo studio, quasi in perenne mostra antologica. Ciò consente al […]
LA MESSAPIA E I MESSAPI di Maurizio Nocera È accertato che ancor prima del VI-V sec. a. C., in questo territorio che noi oggi chiamiamo Salento e che un tempo invece i nativi chiamarono prima Japigia poi Terra d’Otranto, viveva un popolo pacifico e laborioso. Pacifico perché, secondo quanto sappiamo dagli autori antichi, i Messapi non aggredirono mai alcun altro popolo; e poi laborioso, perché tutto il loro operare fu incentrato sulla costruzione delle loro città e sulla pastorizia e la coltivazione della terra. Ancora oggi quando si vuole raffigurare simbolicamente la laboriosità dei Messapi si ricorre ad un oggetto che fu per loro di uso quotidiano: la trozzella, un […]