La nascita nel mondo classico

LA NASCITA NEL MONDO CLASSICO L’ingresso nella vita e nella società di Tullia Pasquali Coluzzi e Luisa Crescenzi Il momento più importante del percorso umano è quello del passaggio dal seno materno al seno della famiglia, ma è anche il più difficile, tanto che la sua pericolosità, sottolineata oggi dal detto popolare “Lascia il fuoco ardente e corri dalla partoriente”, veniva percepita già dai primitivi: al momento del parto uomini armati presidiavano la porta della capanna e con sonagli vari tenevano lontani gli spiriti malvagi. La donna greca e quella romana partorivano sedute, generalmente, su una sedia con un’apertura a mezza luna nel fondo; la levatrice poteva, così, intervenire manualmente, […]

La ‘ngiuria

LA ‘NGIURIA di Piero Vinsper Per risalire all’origine del soprannome bisogna andare indietro nel tempo. Nell’antica Roma i cittadini liberi perlopiù avevano il praenomen, il nomen e il cognomen. Il praenomen corrispondeva, per così dire, al nostro nome di battesimo; il nomen indicava la gens, complesso di più famiglie, legate tra loro da comunanza di nome, origine, costumanze (specialmente religiose); il cognomen indicava la famiglia. Le donne, invece, erano indicate solamente con il nome della gens: Julia, Cornelia, Caecilia, Octavia. Frequentemente era fra i Romani l’uso dell’adozione; colui che era adottato prendeva il nome dal padre adottivo, ma vi aggiungeva, trasformandolo in aggettivo terminante in anus, il nome della gens […]

La spina del Vescovo

Una torbida vicenda neritina di tanti secoli fa LA “SPINA” DEL VESCOVO Anche nei periodi più bui, la giustizia, seppure tra tanti stenti, ha fatto il suo corso di Emilio Rubino Qualche volta, quando l’animo umano è tormentato da una forte emozione o dal dolore per una spiacevole traversia, si usa dire che quell’evento “ci ha punto il cuore”. Cos’è che può provocarci una sensazione così intensa, se non una “spina”? Di spine ci sono tante, tutte pungenti, tutte dolorose e mai piacevoli. Ci sono “spine incarnite”, che, in alcuni casi, sono difficili da estrarre, perché penetrate troppo in fondo; ci sono “spine velenose”, che, oltre a provocare un forte […]

Quando la fortuna è pazza

La fortuna è cieca e pazza… ma, se si mette a ragionare, diventa giusta SU E GIÙ CON LA MONETINA Quarantacinque anni fa l’US Galatina era promossa in Quarta Serie, dopo quattro estenuanti spareggi con l’US Conversano, grazie alla benevolenza di una… monetina. Al termine del successivo campionato, retrocesse per via di una dispettosa… monetina. di Mauro De Sica Ricordo che da ragazzini si gioiva immensamente quando, dopo aver subito un torto, la fortuna provvedeva a punire nella giusta misura colui che lo aveva procurato. Si diceva, in perfetta e inflessibile lingua dialettale, Lu giustu paca Ddiu! (Dio premia il giusto). L’onta era così lavata e il danno patito giustamente […]

Storie neretine

Storia veramente accaduta tanti anni fa a Nardò LA CAPU TI MUERTU La stupidità di certa gente non conosce limiti, così come l’arguzia di tanta altra. di Emilio Rubino Questo aneddoto – trasmesso alcuni anni fa da Radio Nardò Uno, e ora riproposto ai lettori de “Il filo di Aracne” – non è un racconto immaginario partorito dalla fervida fantasia di un buontempone, ma un avvenimento realmente accaduto nelle campagne neritine all’inizio dello scorso secolo. Vi era un giovane contadino, che, sobbarcandosi a enormi sacrifici quotidiani, era riuscito a impiantare un orto nel suo piccolo podere. L’uomo, infatti, dopo aver “scapulatu” da altri fondi, cioè dopo aver compiuto una faticosa […]

Chiese e affreschi salentini

LAVORARE ALL’INFERNO  I dannati nel Giudizio universale affrescato nella chiesa di Santo Stefano di Soleto  di  Luigi Manni La chiesa di Santo Stefano (XIV-XV sec.) sorge nel centro di Soleto, capoluogo in epoca angioina della contea di Raimondo del Balzo de Courthezon, poi di Nicola Orsini e, fino al 1406, di Raimondello Orsini del Balzo. La contea era unitariamente circoscritta, con i corpi feudali di Soleto, Galatina, Sternatia e Zollino, in una vasta coinè grecanica alloglotta di tradizione bizantina, oggi ridotta ad un’enclave conosciuta  come Grecìa Salentina, situata a sud di Lecce, nel cuore del Salento. Lo scenario artistico del distretto comitale era stato profondamente influenzato dal grandioso cantiere tardogotico […]

Il sacrestano innamorato

Gisarino il sacrestano eternamente innamorato Non si sa quand’egli sia nato, e si conosce appena il periodo della sua dipartita, che i più anziani del paese concordano nel circoscrivere intorno al 1930. Qualcuno lo ricorda come un bullo impenitente, ma era piuttosto un semplice bonaccione che credeva eccessivamente in sé e nelle sue improbabili virtù amatorie, nonostante fosse alquanto “stagionato”, e contasse almeno una settantina di primavere. Come la gran parte del popolino di quei tempi, era per di più analfabeta, e il non saper leggere né scrivere gli creava un grosso problema, essendo sempre alla ricerca di “avventure” galanti con le donne che frequentavano la Chiesa di San Domenico […]

Le lettere di Coco Lafungia

Lo scippo di Pino Indini Caro fratello datosi che moglierima mi aveva fatto una vernia perchè quando che va al mercato si ritira carica como una ciuccia quasi che io nolla iuto mai ho deceduto che andavo pure io la quale aveva tantanni che non andavo. Notti dico caro fratello come che ho rimasto quando sono veduto tutto quel rivotolo d’aggente che camminavano uno sobbra all’altro che non si conosceva più raggione e ci stavamo pure un terramoto di foresti che sarebbero Lamericani dell’Anato che si cattavano le robbe americane al pidocchietto. Mentre che mi stavo custando tutti li straconzi e varrattoli delle bancarelle che quasi quasi mi ricordavo del […]

La comunicazione

Tra  etica ed estetica, il bello della comunicazione di Rita Toscano L’avvento del web ha provocato uno scossone che ha dato e continua a dar luogo a reazioni contrastanti.  Favorevoli o avverse, in ogni caso,  registrano un divario tra generazioni, non solo di carattere tecnico e culturale. Non è sufficiente, infatti, per  passare la nuova frontiera,  riconoscere il primato della comunicazione mediatica, tentare di correre alla velocità straordinaria con la quale viaggiano le innovazioni tecnologiche, moltiplicare l’uso  di  tutti i  canali  emergenti. In un contesto così dinamico, diventa indispensabile  avere una bussola. Mantenere saldi riferimenti per potersi orientare in sistemi che si presentano sempre più complessi e  nei quali la  […]

Fedele Albanese

Fedele Albanese di Rosanna Verter 12 marzo 1882: i redattori de IL MONITORE odono un colpo di pistola, si precipitano nell’ufficio del direttore Fedele Albanese: è seduto sul divano, la testa reclinata sulla spalla, un mazzolino di viole all’occhiello del cappotto; a terra il suo sigaro ancora acceso e la mano destra che impugna la pistola con la quale si è sparato un colpo alla tempia destra. Muore così, a soli 37 anni, il nostro concittadino, giornalista eccezionale e garibaldino coraggioso. Muore anche il suo sogno: un giornale tutto suo che dopo appena quattro mesi, senza gli aiuti economici promessi, non è in grado di sopravvivere e cessa quindi le […]

Sciacuddhri

LÀURI, SCIACUDDHI & MUNACIELLI Viaggio nella letteratura d’autore alla scoperta del mondo fantastico delle leggende del Sud,  tra gnomi, folletti e altre meraviglie. di Antonio Mele ‘Melanton’ Di Làuri e Sciacuddhi – o Laurieddhi, Monaceddhi, Scazzamurrieddhi, Tiaulicchi, Carcagnuli, Uri e simili, come nelle diverse geografie di Terra d’Otranto vengono chiamati gli gnomi e i folletti che abitano le nostre case (spesso maliziosi, dispettosi e burloni, ma sostanzialmente simpatici e benigni) – questa rivista si è già interessata con un bell’articolo a firma di Rino Duma (vedi n. 1 del 2008), ricco peraltro di preziosi elementi storico-antropologici. Avendo scorso di recente la storia singolare del ‘cugino’ napoletano di questi piccoli amici, […]

La piramide umana

“Giorno verrà in cui le montagne scenderanno a valle e le valli s’innalzeranno ad altopiani, sicché tutto si attesterà sullo stesso livello e ogni uomo potrà ammirare, con sguardo unico, lo stupendo spettacolo della natura e godere, in pari misura, dei suoi frutti”. (MdS) LA PIRAMIDE UMANA L’uomo sta per rompere definitivamente il cordone ombelicale che lo lega alla natura di Rino Duma Parto da una premessa. Come gli esseri umani, anche gli alberi sognano. Solitamente lo fanno sul finire dell’inverno. Sognano di ricoprirsi di un rigoglioso mantello di foglie, di mettere fiori a bizzeffe e frutti a bizzeffe, per poi donarli all’altrui vita. È questa l’unica finalità che connota […]