I racconti della Vadea

I racconti della Vadea

LA LICENZA DI SCUOLA MEDIA di Pippi Onesimo Traduceva, durante un afoso, pigro e sonnolento pomeriggio della fine di giugno del 1951, in un’aula della Media“Pascoli”, nuova di zecca, un brevissimo passo del De bello gallico, come prova d’esame, tra l’altro, di licenza di scuola media, quando udì un tonar di ferree canne, che lo fece sobbalzare di botto insieme alla Commissione esaminatrice. Si inaugurava, infatti, nella vicina piazza Cesari, l’apertura della terza edizione della Mostra Mercato, allestita allora nelle aule dell’Edificio Scolastico del 1° Circolo Didattico. Mentre il dr. D’Amico (don Carminucciu, il popolare medico che aveva fondato l’omonima Casa di Cura), che il Consiglio Comunale da pochi giorni […]

Gente di Mare

10 giugno 1918 Breve poema in endecasillabi di Marcello Urso Erano ormai le quattro e trentanove di una mattina calma e muta di fine primavera, quando dove nessuno mai avrebbe preveduta simile cosa, motobarche nuove ad una angolazione sconosciuta videro sopra Otranto la nera traccia di fumo d’una ciminiera.   Rizzo virò a sinistra ed, accostato alquanto il mezzo suo a quello accanto, mandò una voce: “Peppe, hai lo stato attuale della Squadra? Cristo santo, non penso il Nino Bixio già arrivato giù delle coordinate cositanto”. Giuseppe Aonzo prese la tabella, la consultò; poi disse: “Non è quella”   Entrambi della classe ottantasette Avevan Rizzo e Aonzo trentun anni: ma […]

Iracconti della Vadea

Iracconti della Vadea

  FIDO, IL CANE LUPO Chicco stringeva nel pugno della mano sinistra, infilata nella tasca dei pantaloni, quelle poche lire, ricevute in regalo da sua madre. Ripercorse velocemente, a ritroso, il vialone di campagna, per ritornare in paese. Fido lo accompagnò fin su la strada asfaltata, abbaiando e saltellando; ma si fermò al limite e lo seguì con lo sguardo, scodinzolando lentamente la coda in segno di composta, sconsolata rassegnazione. Sapeva che non poteva oltrepassare quella strada. Non lo fece mai, nemmeno quando, per vendicarsi della colazione rubata, ingaggiava, fra i filari delle vigne, lunghe corse sfrenate con un dispettosissimo gatto della casa colonica vicina. O quando procedevano entrambi a […]

I racconti della Vadea

I racconti della Vadea

  L’ADOLESCENZA di Pippi Onesimo “Per tornare nel mio passato – mi raccontava Chicco durante un periodo di ferie di qualche anno fa – devo rovistare nell’archivio polveroso della mia memoria, fra ricordi sbiaditi e frammenti di emozioni“. Ma non gradiva tanto quel ritorno. Principalmente perché aveva paura di incontrare i suoi errori, “che erano molti – diceva -, e soprattutto testimoni inesorabili di tanto tempo perduto“; odiava, in fondo, i ricordi proprio perché fredde “registrazioni“ del passato e quindi senza l’immediatezza e l’emozionante calore del vissuto quotidiano. Però, quando lo assaliva la nostalgia, anche se raramente, si rivedeva adolescente nella casa di campagna e di questo mi raccontava. Fra […]

I racconti della Vadea

I racconti della Vadea

L’infanzia di Pippi Onesimo Francesco (Chicco per gli amici, anche se quel diminutivo non gli era mai piaciuto) abbozzò appena un sorriso, quasi volesse schermirsi e mettersi al riparo da domande imbarazzanti, quando gli chiesi se potevo “annotare” qualcuno dei suoi ricordi che, di tanto in tanto, con malcelato pudore e con geloso riserbo, mi raccontava, mentre si faceva un giro “alla villa” in piazza Alighieri, quelle poche volte che si stava insieme, durante qualcuno dei suoi rarissimi ritorni a Galatina da una immensa città del Nord, dove viveva per lavoro, “lucente per ricchezza, ma desertificata negli affetti e nei sentimenti”, come spesso ripeteva. Era una assolata estate del 1943, […]

Storia della pasticceria a Galatina (5^ parte)

Storia della pasticceria a Galatina (5^ parte)

  Quando ho iniziato sulla storia della pasticceria di Galatina, man mano che raccoglievo informazioni, oltre ai maestri più noti, Antonio (‘Uccio’) Matteo (1921-2012) e Andrea Ascalone (1939-2015), con mia stessa sorpresa sono emersi i nomi di altri maestri loro contemporanei. Tra questi, Gino Sabella (1909-1976), Uccio Marino (1926-1974) ed Enrico Surdo (1936-1993), ognuno dei quali abbiamo visto aver contribuito a costituire, in modo significativo, una vera e propria scuola formativa in Galatina, ma la cui memoria ha finito col tempo per affievolirsi, rimanendo fatalmente legata alle rispettive attività e alla loro progressiva scomparsa. Non ho potuto fare a meno di considerare, inoltre, come la maggior parte dei pasticcieri ricordino […]

I QUADERNETTI DI ATHENA

I QUADERNETTI DI ATHENA

Premessa Qualche tempo fa, sulla mia home page di Facebook, ho espresso, solo di striscio, una considerazione sulla “giustizia”. Un mio ex-alunno, di intendimenti ben diversi dai miei, mi ha pregato di approfondire l’importante tematica e di stabilire con lui una discussione. Ho accettato di buon grado l’invito, anche perché il tema mi sta molto a cuore. Per una questione di riservatezza, non mi sento di rendere nota l’identità dell’alunno, che chiamerò Mauro, un nome a me molto caro. Perciò, eccomi qui, pronto a dialogare con lui e con chi, eventualmente, ne abbia voglia. Caro Mauro, tu mi poni una domanda per la quale trovo un po’ di disagio a […]

GENTE DI MARE

GENTE DI MARE

Il Capitano di Andrea Tarantini Dopo ore di navigazione la prima persona che la luce toccava era il capitano. Era l’ultima persona che andava a dormire e la prima a svegliarsi. Timonava nella notte e la guardava in faccia: dopo anni di “strade” senza luce aveva trovato certezze senza bisogno di vederle. Parlava poco il capitano, ma quando lo faceva il silenzio che supportava le sue parole era tombale. Tutti si irrigidivano e davano massima attenzione a quello che diceva: di solito ordini. Erano rare le sue emozioni, ma vere. Quando si intravedevano avevano lo stesso effetto dell’onda lunga, travagliavano in fondo. Era una certezza anche quando fuori c’era il […]

GENTE DI MARE

GENTE DI MARE

  Operazione G. A. 3 di Salvatore Chiffi Il comandante T.V. Junio Valerio Borghese diede l’ennesima occhiata al grosso orologio della sala manovra poi, finalmente, dopo ore di febbrile attesa, impartì l’ordine secco e perentorio: “Quota periscopio”. Alle ore 20.47 del 18 dicembre 1941 dalle oscure profondità del mare, a poche miglia dal porto di Alessandria d’Egitto, spunta silenzioso il periscopio di un sommergile. È quello del sommergibile italiano Scirè, temutissimo dalle forze nemiche inglesi, che dopo aver controllato accuratamente che le acque davanti al porto fossero sgombre da navi nemiche, rilascia in mare 3 SLC, siluri a lenta corsa denominati comunemente “maiali”: sono il 221, 222 e 223, pilotati […]

I marchesi Castromediano

I marchesi Castromediano

Due cuori uniti per l’eternità Francesco Castromediano Sanseverino Beatrice Acquaviva d’Aragona Un sigillo d’amore che da quasi quattro secoli sfida la morte e il tempo   di Giuseppe Pascali   Due cuori uniti per l’eternità, sigillo di un amore che da quasi quattro secoli sfida la morte e il tempo. È un posto romantico l’antica chiesa del convento dei Domenicani di Cavallino, il luogo dove trova il suo epilogo la storia d’amore di Beatrice Acquaviva d’Aragona e del marito Francesco Castromediano Sanseverino, primi marchesi di Cavallino. In questo tempio fatto riedificare dalla bella marchesa Beatrice che un tempo fu la chiesa di famiglia dei Castromediano, nel monumento sepolcrale sormontato dalle […]

Periodo Ipotetico

Periodo Ipotetico

PERIODO IPOTETICO di Paolo Vincenti   Se anche avessi il gorgoglio della pignatta al fuoco, sarei più poeta di quanto sono, cioè un poeta da niente, un poeta da poco? se avessi il dolce crepitio che fanno i ceppi nel camino, mi sentirei forse partecipe, più umano? e se avessi il fischiettio del muratore al mattino sarei più lirico di quanto sono? se avessi il dindondio delle campane, nella domenica mattina, saprei scrivere una filastrocca paesana? saprei mischiarmi alla festiva buriana? e se avessi il vocio di una piccola piazza, sentirei l’abbraccio dei miei simili,                      come una calda carezza? se avessi il tintinnio di campanelli, nei giorni che precedono il […]